Un timbro lucido e preciso, che resta nei margini del foglio bianco. Non è ancora un ritratto, ma sicuramente può diventarlo. Il disegno della Juventus di Thiago Motta visto contro il Como può crescere ancora. Giochista e risultatista, il tecnico dei bianconeri è stato ripagato da alcune scelte coraggiose, una su tutte lo schieramento dal 1’di Mbangula, che ha stappato la sfida contro i lariani. Accentramenti posizionali, la chiave della fantasia rappresentata da Kenan Yildiz e tanto entusiasmo nella prima dello Stadium.
Dopo una ventina di minuti di attesa, in cui qualche tifoso iniziava a rumoreggiare pensando alla solita Juve attendista, dopo il gol è salita in cattedra la personalità del collettivo. Locatelli gioca più alto, è più sicuro e sfrontato, Thuram giganteggia sul piano fisico e Yildiz brilla dipingendo calcio, scegliendo la posizione prediletta per creare gioco prezioso ed efficiente. Si è preso la scena anche Cambiaso, tassello tattico scombinante e imprevedibile. Insomma, Motta ha le idee chiare: il primo timbro è lucido.
E al Bentegodi di Verona la ricetta sarà rinnovata e collaudata dall’energia e dal talento del collettivo. Magari qualche mossa verrà rivista, ma il più è fatto e tutti ne sono consapevoli. Servirà l’atteggiamento combattivo e la qualità tecnica di Yildiz e soci per espugnare con padronanza il campo dell’Hellas.