Il ‘terremoto’ dopo Hamilton: l’addio alla Mercedes del britannico ha scompaginato gli equilibri finendo per ridisegnare la squadra
L’addio di Lewis Hamilton alla Mercedes, confermato ufficialmente per la stagione 2025 di Formula 1, ha provocato un vero e proprio terremoto all’interno della scuderia tedesca. Questo cambio di volante, che vedrà il sette volte campione del mondo approdare in Ferrari, ha scatenato una serie di ripercussioni a catena che hanno ridisegnato la struttura interna del team di Brackley. La Mercedes ha quindi dovuto ripensare la propria organizzazione e ha visto emergere nuove figure chiave, pronte a guidare la squadra verso una nuova era.
Uno degli sviluppi più significativi conseguenti all’annuncio di Hamilton è stata la promozione di Pete Bonnington, storico ingegnere di pista del britannico, a capo dell’ingegneria di gara. Questa mossa, che segna un passo avanti nella carriera di Bonnington, è stata accolta con entusiasmo all’interno del team non solo per la sua competenza tecnica, ma anche per il segnale di continuità che rappresenta in un momento di grande cambiamento.
George Russell, attuale pilota Mercedes e destinato a diventare il punto di riferimento della scuderia, ha definito la promozione di Bonnington come “una grande notizia” per il team, sottolineando come la presenza di una figura così esperta e fidata sia fondamentale per mantenere alta la competitività della squadra. Russell, che ha già lavorato con Bonnington in occasione del suo debutto con Mercedes al Gran Premio di Sakhir del 2020, ha evidenziato l’importanza di avere una visione strategica e consolidata come quella di Bono in un periodo di transizione.
La partenza di Hamilton ha aperto la strada all’inserimento di nuove leve nel team Mercedes. Si parla insistentemente della promozione del giovane prodigio Andrea Kimi Antonelli, che potrebbe essere confermato come pilota titolare già nelle prossime settimane. Antonelli, che ha mostrato un enorme potenziale nelle categorie minori, sarebbe il perfetto complemento a Russell, portando freschezza e nuova energia alla scuderia.
L’ombra lunga di Hamilton: un legame indissolubile e il futuro in Ferrari
La scelta strategica su Bonnington mostra come la Mercedes stia cercando di bilanciare il rinnovamento con la continuità, assicurandosi che l’esperienza maturata negli anni rimanga un pilastro su cui costruire il futuro.
Nonostante il passaggio alla Ferrari, il legame tra Hamilton e Bonnington resterà un punto di riferimento per il campione britannico. La coppia ha condiviso momenti storici, con Bonnington che è stato la voce fidata all’orecchio di Lewis sin dal suo arrivo in Mercedes nel 2013. Tuttavia, con l’approdo a Maranello, l’inglese dovrà costruire un nuovo rapporto con Riccardo Adami, attuale ingegnere di pista di Carlos Sainz, il quale erediterà l’incarico di gestire il nuovo capitolo italiano della carriera di Hamilton.
La sfida che attende Lewis in Ferrari non sarà soltanto tecnica ma anche umana: l’immarcescibile costruzione di una nuova intesa con Adami richiederà tempo, rispetto e fiducia, qualità che il sette volte campione ha coltivato per anni con Bonnington e che ora dovrà riprodurre in un ambiente completamente diverso.
Sarà inoltre interessante vedere come il team Mercedes si adatterà a queste trasformazioni e se riuscirà a ritrovare la sua posizione di vertice in un mondo in continua evoluzione. Di certo, l’era post-Hamilton si preannuncia carica di sfide, ma anche di opportunità per una scuderia che non ha mai smesso di innovare e di lottare per il successo.