Lacrime e ritiro: il mondo del tennis è scosso da un autentico dramma sportivo. Ecco tutti i particolari
Il circus del tennis si è trasferito negli Stati Uniti per l’ultimo Slam stagionale. Agli Us Open prenderà parte anche il nr. 1 del ranking Atp, Jannik Sinner, dopo essere stato scagionato per ‘assunzione inconsapevole’ dall’accusa di doping dopo che lo scorso marzo è risultato positivo a due controlli antidoping.
Caso chiuso, dunque? Non proprio visto che alcuni media stranieri, cui si sono aggiunti alcuni tennisti, hanno sollevato più di un dubbio sulla buona fede del campione altoatesino ipotizzando un trattamento di favore per quest’ultimo.
Comunque, il caso dell’assoluzione di Sinner non è di certo l’unico ‘dramma’ del momento. Il ritiro fra le lacrime di un protagonista della racchetta degli ultimi 14 anni ha fatto altrettanto scalpore.
US Open dal sapore speciale per Richard Gasquet, Diego Schwarzman e Filip Krajinovic che giocheranno a New York l’ultimo Major della loro carriera. In particolare, il tennista serbo, già eliminato al primo turno di qualificazione dall’austriaco Rodionov, saluterà il mondo del tennis, a 32 anni, con in bacheca solo tanti ricordi e risultati positivi ma nessun titolo.
Krajinovic, in un’intervista concessa all’Atp, ha spiegato le ragioni alla base della sua scelta dicendosi comunque felice per una carriera che l’ha visto per 14 anni ai massimi livelli e in cui si è spinto fino alla 26esima posizione del ranking mondiale: “Piangevo in campo perché per tutta la vita giochi e competi, quindi non è stato facile dire addio, ma allo stesso tempo sono felice di essere libero ora. Quando scendi a giocare piccoli tornei, la motivazione non è la stessa. Non mi sentivo bene, non avevo abbastanza fame. Se non sei al 100%, non c’è possibilità di tornare al punto in cui volevo essere”.
Insomma, l’ex nr. 26 del mondo ha gettato la spugna perché sentiva che non si stava più divertendo e soprattutto che non avrebbe raggiunto il livello cui aspirava. Ciononostante, a parte il dispiacere per non aver vinto nessun titolo pur avendo raggiunto 5 finali, Krajinovic è molto orgoglioso della sua carriera.
Non solo. Quanto alla sua vita sportiva il tennista serbo non ha nulla di cui rimproverarsi e non ha rimpianti dal momento che “credo di aver giocato come volevo. Ho lasciato il campo felice perché penso di aver fatto bene”. E, allora, sì per Filip Krajinovic è davvero arrivato il momento giusto per appendere la racchetta al chiodo.
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