Jannik Sinner ritorna a volare mentre i suoi diretti avversari, Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, guardano da lontano
Caso aperto e chiuso senza grosse conseguenze per Jannik Sinner. Il numero 1 Atp era risultato positivo a due controlli antidoping allo steroide Clostebol (tracce infinitesimali nelle urine), a marzo, dopo il torneo di Indian Wells. L’International Tennis Integrity Agency ha accertato che l’assunzione è stata involontaria (un farmaco da banco che contiene la sostanza incriminata usato per un massaggio) e ha deciso come sanzione (è comunque responsabile per il team) la perdita del premio relativo al torneo californiano (300 mila euro) oltre ai punti del ranking. Quindi, nessuna sospensione, Sinner sarà regolarmente in campo allo US Open.
Dunque, il 23enne di San Candido esorcizza definitivamente lo spettro della squalifica doping anche se non tutti sono convinti della sua buona fede. “Ridicolo, che sia stato accidentale o pianificato. Sei risultato positivo in due test a una sostanza (steroide) proibita… Dovresti stare lontano dai campi per 2 anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi… Sì, bella “, ha tuonato su ‘X’ Nick Kyrgios.
Comunque, quel che è certo è con l’assoluzione nel caso doping Sinner è come si fosse liberato di un peso che negli ultimi tempi ha appesantito il suo ‘volo’. Ora, infatti, il numero 1 della racchetta è tornato a volare.
“È stata dura, sono felice”, le dichiarazioni a caldo di Jannik Sinner dopo la vittoria su Tiafoe nella finale del Masters 1000 di Cincinnati, il terzo in carriera, il secondo stagionale dopo Miami, 15esimo titolo in totale, quinto stagionale.
Un trionfo, il 48esimo nel 2024 a fronte di 5 ko, che regala al campione altoatesino nuove certezze in vista dell’ultimo Slam stagionale, gli US Open dopo il forfait per tonsillite alle Olimpiadi e il ko con Rublev nei quarti a Montreal che ha fatto scattare un piccolo campanello d’allarme.
Non solo. Il titolo conquistato a Cincinnati consente a Jannik Sinner di consolidare il primato nella classifica Atp su Novak Djokovic (che in Ohio non era presente e che quindi ha perso i 1000 punti della vittoria dello scorso anno) e su Carlos Alcaraz (eliminato ai sedicesimi). L’altoatesino ora ha 9760 punti contro i 7460 del serbo e i 7360 dello spagnolo.
Inoltre, Sinner è sicuro di restare in vetta per almeno un altro mese, superando così le 13 settimane da numero 1 di un campione come Boris Becker, con la prospettiva di migliorare ulteriormente grazie agli US Open dove l’anno scorso si è fermato agli ottavi di finale. Quest’anno si presenterà sul cemento di Flushing Meadows con ben altre ambizioni e, pertanto, ci sono tutti i presupposti perché possa rimpinguare il bottino di punti Atp. Insomma, dopo una breve pausa il re del tennis azzurro è tornato e non ha alcuna intenzione di mollare lo scettro.
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