Bologna, tratti dal passato con qualche novità. Italiano convince

Un buon Bologna nella prima di campionato, ma quante occasioni sciupate: le maggiori recriminazioni domenica sono arrivate dalla pluralità di occasioni sprecate davanti alla porta. Ndoye, nel primo tempo, ne ha divorate due. E per un attaccante non è concepibile, soprattutto se ti trovi davanti alla porta.

Buoni segnali soprattutto dalla difesa, forse il maggior punto interrogativo alla vigilia. Promosso a pieni voti Erlic, che ha dimostrato carattere al fianco di Beukema. Servirà trovare qualche soluzione differente lì in avanti, perché Castro non è Zirkzee e Zirkzee non è Castro. Il Bologna deve a malincuore dimenticarsi dell’olandese, perché il gioco dello scorso anno non è più possibile. La meta può essere la stessa, è il percorso che deve cambiare. Italiano, tarantolato in panchina per tutti i 90′, può essere soddisfatto. L’abbraccio coeso alla rete di Orsolini è la conferma di come questo nuovo ciclo sia partito col piede giusto. Il cuore, però, da solo non può bastare. Serve proporre qualcosa di diverso, per provare a replicare quanto di meraviglioso fatto lo scorso anno.

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