Matteo Berrettini aveva cullato il sogno di rientrare nella Top 30 grazie al torneo di Cincinnati: missione fallita ma senza rimpianti
Se glielo avessero detto lo scorso 13 marzo, giorno di rientro all’attività agonistica dopo 194 giorni di assenza, probabilmente non ci avrebbe creduto nemmeno lui. Matteo Berrettini, reduce da un 2023 da incubo, costellato di infortuni, ritiri e crisi personali di cui ha anche parlato a cuore aperto con la stampa, era precipitato fino alla posizione 154 del ranking.
Quasi un affronto per uno che in carriera, oltre ad esser stato – primo italiano della storia – finalista a Wimbledon nel 2021, aveva anche toccato il suo best ranking l’anno successivo, issandosi al sesto posto della classifica. La risalita, solo in parte agevolata dal meccanismo del ranking protetto che ha utilizzato in taluni tornei, è stata certificata dalla vittoria di ben tre tornei in un 2024 comunque molto positivo.
Prima Marrakech, ad aprile, poi Gstaad e Kitzbuhel a luglio: tutte competizioni della categoria ATP 250 che hanno consentito al romano di scalare prepotentemente il ranking, fino ad occupare la casella 41. A quel punto, col Masters 1000 di Cincinnati alle porte, la possibilità di fare un altro passo decisivo in classifica si era fatta concreta.
In caso di avanzamento nel torneo – per lo meno fino ai quarti di finale – il sogno di anticipare l’obiettivo stagionale (rientrare tra i primi 30 del mondo) sarebbe divenuto realtà. Farlo poi prima degli Us Open, affrontando quindi il Major americano da testa di serie, sarebbe stato un vero capolavoro.
Intervistato dal portale ‘Mowmag.com’, l’ex tennista azzurro Daniele Bracciali ha parlato della sconfitta, patita per mano di Holger Rune, del 28enne romano al primo turno di Cincinnati. Certamente non agevolato da un sorteggio difficile, Berrettini ha lottato per tre set, salvo poi abdicare di fronte ad un avversario che poi si sarebbe spinto fino alle semifinali, battuto al tie-break del terzo set dall’idolo di casa Frances Tiafoe.
“Il fatto che Berrettini sia uscito immediatamente non mi preoccupa. Come primo turno è stato davvero scomodo perché ha incontrato subito Rune, un giocatore che era a livelli top, anche se ora è un po’ sceso. Alla fine Berrettini ci ha perso 6-4 al terzo lottando, ha avuto un calo nel secondo set, non so se più fisico o mentale, anche se credo più mentale. Poi però nel terzo ha ripreso a giocare e ha comunque perso 6-4. Ci può stare che perda così con Rune, è un risultato tutt’altro che scandaloso“, l’opinione dell’ex giocatore, che ha dunque riconosciuto a Matteo un buon livello di competitività e agonismo.
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