Fresco di finale raggiunta in quel di Cincinnati, il campione azzurro incassa l’avvertimento del connazionale: niente è come prima
Una reazione da applausi. Degna del campione che è, degna dello status che occupa nel circuito: quello di numero uno del mondo, una posizione diventata inattaccabile da chiunque almeno per le prossime sette settimane, conti alla mano. Sotto di un set contro Andrey Rublev, che già lo aveva battuto una settimana prima a Montreal, in un match condizionato da un vento che ha fatto impazzire i contendenti, Jannik Sinner ha tirato fuori gli artigli.
Con i detrattori già pronti a scrivere del momento poco felice dell’altoatesino – come se lo stesso fosse una macchina infallibile – il neo 23enne della val Pusteria ha rimontato lo svantaggio di un set, andandosi a prendere, con tanto di thrilling finale, una vittoria che lo ha proiettato alle semifinali del torneo. Nel turno successivo quindi un’altra impresa in tre set contro Zverev che gli ha permesso di strappare il pass per l’ultimo atto contro Tiafoe.
Non ci sarebbe stato modo migliore per ribadire il suo valore: Sinner è diventato il primo italiano nella storia a raggiungere tali traguardi alla kermesse in Ohio. L’ennesimo record, l’ennesimo primato di una stagione, il 2024, che lo ha incoronato leader della classifica mondiale nonché dominatore della Race che stabilirà le teste di serie in vista delle Nitto ATP Finals di Torino.
Insomma, al netto di qualche piccolo problemino fisico di troppo l’azzurro sta dimostrando di saper reggere quella nuova pressione derivante dall’occupare il trono della graduatoria ATP. Altre sfide però attendono il giocatore, come già ricordato da una leggenda del tennis italiano.
Intervenuto su ‘La Gazzetta dello Sport’ in concomitanza con l’esordio dell’azzurro nel torneo americano, Paolo Bertolucci, già campione in Coppa Davis nel 1976, ha fatto delle considerazioni sull’immediato futuro del tennista di punta dell’Italtennis e non solo.
“Ora Sinner tornerà a calcare i campi che lo hanno reso grande e lo fa con una classifica diversa. Il numero uno richiede un impegno diverso sotto tutti i punti di vista, anche fuori dal campo“, ha esordito il toscano.
L’ex tennista ha anche sottolineato come nello spogliatoio si abbia un trattamento diverso quando si è il numero uno, e che quindi la priorità è recuperare la forma fisica per provare ad essere in piena forma in vista del Major di New York.
“Recuperare questo svantaggio fisico è un impegno gravoso e richiede dedizione assoluta ma è fondamentale per recuperare la condizione ed essere competitivi agli Us Open, che si giocano al meglio dei cinque set“, ha concluso Bertolucci.
Una missione che, a giudicare dagli ultimi risultati ottenuti, Jannik sembra percorrere in modo ottimale seguendo i precetti suggeriti dall’ex giocatore.
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