Thiago Motta punta tutto sul nuovo Vlahovic: “Lo aiuteremo tantissimo”

Se la Juventus vuole colmare il gap con l’Inter, sa che non potrà che sperare di saper valorizzare al meglio, stavolta, Dusan Vlahovic. I nerazzurri aspettano Lautaro Martinez, rientrato da poco dalla Copa America e ieri stretto nella morsa dei difensori del Genoa, ma intanto si godono un Marcus Thuram formato bomber, che sembra in costante crescita. I gol ad Inzaghi non mancano, pur con un attacco ancora da definire e con Taremi che ha subito subito uno stop. E a Thiago Motta?

Non solo Dusan: tutta la Juve deve crescere.

L’italo-brasiliano sa che per avere il miglior Vlahovic serve la miglior Juve. Perché poi se è vero che Lautaro Martinez è stato l’ultimo capocannoniere della Serie A, è altrettanto vero che Inzaghi ha goduto nella passata stagione dei tanti gol che sono arrivati dal resto della squadra, Calhanoglu in primis. Nel corso dell’intervista rilasciata oggi a Sky Sport, il tecnico ha infatti detto: “Dusan l’ho visto bene, si sta allenando bene e gli chiedo tutto. Un attaccante del suo livello deve essere capace sia in fase offensiva che difensiva e deve dare una mano importante alla squadra. Lo aiuteremo tantissimo, starà a lui impegnarsi al massimo. Tutti i giorni è molto concentrato su quello che gli chiediamo, sul lavoro. Deve mettersi in condizione di poter aiutare i suoi compagni sia sotto l’aspetto realizzativo che per tutto il resto. Abbiamo bisogno del nostro attaccante sulla pressione, sull’attacco della profondità. Sta cercando di migliorare quotidianamente”.

Missione Dusan: fare meglio dell’anno scorso.

Un concetto che aveva già espresso di recente, ad inizio ritiro estivo, quando aveva detto: “Dusan è un giocatore forte” – ha detto di recente riferendosi a lui il tecnico – “ma un talento ha bisogno della squadra”. L’anno scorso Dusan ha messo a segno 16 reti in campionato e 2 in Coppa Italia. Non un cattivo bottino, ma l’obiettivo ora è alzare l’asticella. L’atteggiamento spesso difensivo della squadra bianconera ha mostrato di averlo sofferto, ecco perché le parole del nuovo tecnico suonano come una sorta di promessa, di garanzia. Alla quale il serbo dovrà rispondere, dimostrandosi all’altezza di questa squadra.

Gestione cookie