Incredibile ma vero, Sinner è stato paragonato a Rafa Nadal, ma non per le vittorie: scatta l’allarme tra i tifosi dell’altoatesino
Jannik Sinner continua a essere al centro della discussione, e per i motivi più disparati. Ricoprire il ruolo di numero uno al mondo, d’altronde, porta con sé molti onori ma anche degli inevitabili oneri. Se per settimane si è quindi discusso del suo forfait ai Giochi olimpici, visto da qualcuno come un inaccettabile ‘tradimento della patria’, il secondo consecutivo dopo quanto accaduto nel 2021 a Tokyo, negli ultimi giorni al centro dell’attenzione sono finite le sue condizioni fisiche. Condizioni che preoccupano tutti e hanno fatto scattare, dopo Montreal, un vero allarme.
Per qualcuno Jannik sta sempre più prendendo le ‘sembianze’ di Rafa Nadal. Non ovviamente per il modo di giocare, di colpire la palla, di stare in campo tecnicamente e tatticamente. Nemmeno per il comportamento, corretto ma sicuramente più esuberante per l’iberico, soprattutto negli anni migliori della sua carriera. E purtroppo, almeno al momento, nemmeno per il palmares, imparagonabile tra il numero 1 e l’icona vivente del tennis mondiale.
A far scattare il paragone tra il tennista azzurro e quello spagnolo è stata invece una fragilità a livello fisico che sembra affliggere entrambi. Se Rafa ha dovuto infatti a lungo combattere con problemi di entità più o meno grave, che hanno minato la sua competitività, lo stesso starebbe accadendo a Sinner, fermato proprio nel momento migliore della sua carriera da un problema all’anca che potrebbe essere più grave del previsto.
Sinner come Nadal, gli infortuni frenano il campione: paragone clamoroso
A costruire questo parallelismo tutto sommato in questo momento azzardato, per tanti motivi, è stata l’editorialista di ‘Sportal’ Tanja Culafic. La giornalista serba, tra le firme più importanti della stampa locale, in attesa di poter tornare a tessere le lodi dell’eroe di casa, Djokovic, si è infatti soffermata sull’attuale condizione di Sinner, lanciando un allarme che ha preoccupato, e non poco, i suoi tifosi.
Per quanto i più ottimisti non vogliano sentirne parlare, lo stesso Jannik ha infatti accennato a un problema all’anca che in questo momento non può essere sottovalutato. Un problema che, se dovesse ripresentarsi, potrebbe costargli ben più di una brutta sconfitta agli US Open, ultimo Slam di un anno che sembrava promettere tutt’altro nei primi mesi.
In questo momento, però, tra le poche cose di cui Sinner può essere certo è che è inutile drammatizzare. Ciò che più conta è cercare di mettere minuti nelle gambe dopo il lungo stop post Wimbledon, anche per testare quelle condizioni che in Canada hanno destato più di qualche preoccupazione.
D’altronde, all’appuntamento di Flushing Meadows mancano ancora diversi giorni, e chissà che di qui al debutto il suo fisico non possa tornare a rispondere positivamente. Una speranza, più che un’illusione. Perché Jannik ha in fin dei conti solo 23 anni appena compiuti, e davanti a sé una carriera che, se anche dovesse somigliare vagamente a quella di Nadal, potrebbe dirsi a dir poco soddisfacente anche per il più scettico tra gli appassionati.