Ogni lunedì scriviamo le stesse cose. Chi pensava che Conte avesse la bacchetta magica non ci ha capito nulla. Conte è solo. Senza più rabbia ma rassegnato. E siamo alla prima di campionato. Conte voleva rientrare ma ha sbagliato la porta. Conte ha accettato Napoli per mancanza di alternative ma ha sbagliato a fidarsi di De Laurentiis e doveva capire che c’era qualcosa da approfondire se al primo colloquio ti dicono che il DS si chiama Manna. Hanno fatto un macello. Calciatori fuori rosa a 7 giorni dal via. Gente trattenuta con la forza (dei soldi) Kvara e Di Lorenzo. Casi irrisolti e ritardi sul mercato frutto di inesperienza. Figuracce di giocatori presi, portati alle visite mediche per poi firmare altrove due ore dopo. Conte è una vittima. L’errore l’ha commesso lui, certo, ma se vai al quindicesimo piano e ti butti senza paracadute non puoi pensare di non schiantarti al suolo. Detto ciò serve un gran finale di mercato ed essere realisti: tornare in Champions sarebbe il vero miracolo di Conte. Serve, però, gente esperta per portare avanti le trattative. La gavetta esiste in tutti i settori. Se inizi a fare il Direttore Sportivo a Napoli puoi solo bruciarti. Giuntoli era alla prima esperienza in una big ma alle spalle aveva anni di serie D, C e B.
Capitolo Inter – La settimana dopo i festeggiamenti avevamo ipotizzato un “Simone vai via da trionfatore”. Era naturalmente una provocazione e non un invito. Inzaghi, però, non deve fidarsi. Di Nessuno. Un anno prima del rinnovo era stato silurato dalla società e quelli che lo hanno portato sulle spalle in trionfo, mesi prima, facevano i comunicati contro perché la squadra non giocava e non lottava. Simone oggi ha la squadra più forte della serie A ma è una squadra incompleta e i due rinforzi che aveva chiesto, a fine agosto, ancora non sono arrivati. L’anno dopo il successo, ogni calciatore perde sempre il 20% di fame. A Napoli addirittura l’80%. Questo è da mettere in conto. L’Inter potrà vincere di nuovo, probabilmente lo farà ma escluderei passeggiate con 10-20-30 punti di vantaggio sulla seconda. Questa squadra ha bisogno di rinforzi e, piaccio o no, l’ingresso dei fondi da un lato ti aiuta nella gestione economica ma dall’altro ti rallenta tante trattative che andrebbero fatte perché lo impone la legge del mercato e che invece vengono ritardate perché i conti non tornano. L’Inter di Genova non si è presentata benissimo ma la prima giornata conta quanto le amichevoli in America.
Il Milan aveva illuso tutti per le partite con City, Real e Barcellona ma c’è ancora il popolo che non capisce che le amichevoli valgono zero. Vale poco anche la gara con il Torino, certo, perché mancava mezza squadra, perché non puoi stare bene al 17 agosto ma qualcosa va subito chiarita. Fonseca si deve mettere in testa che in Italia la difesa è più importante dell’attacco. A San Siro il clima non è bellissimo. Se alla prima di campionato iniziano i mugugni per un errore di Leao, a dicembre non ci arriviamo. Se Calabria viene sostituito e tutto lo stadio fischia il tuo capitano non è un bel segnale. Strascico degli errori del passato. La società ha qualche colpa. Arrivi tardivi, sicuramente. Non puoi stendere il tappeto rosso a fine primo tempo all’ultimo arrivato che viene presentato 2 ore prima della partita. Non puoi ricominciare il campionato con la 9 ancora sulle spalle di Jovic. Morata va bene ma da solo non basta. Serve una punta e Jovic deve lasciare Milanello. Se il Toro avesse vinto 0-3 nessuno avrebbe detto nulla. Nel finale si è visto uno sprazzo di vero Milan ma le partite bisogna giocarle dal 1’ e non dal 89’. Soprattutto se è il tuo esordio in casa. Vanoli che esulta a fine gara per il pareggio, invece, è un estremo atto di debolezza per il Toro. Va bene il punto a San Siro ma se sei avanti 0-2 ad un minuto dalla fine cosa esulti? Sei il Torino che gioca a Milano e non l’ultima delle neo promosse. Gioco bello, squadra forte, mentalità da rivedere.
Esordio negativo per arbitri (tanto per cambiare) e per tecnologia. A San Siro nel 2024 non possiamo pensare che non funzioni l’orologio del gol non gol. Dobbiamo aspettare il Var? Anche gli arbitri incapaci che non si accorgono di un gol evidente. Tutto lo stadio aveva visto. Rigore assegnato quando era palla piena su Morata e altre mancanze che dopo 90 minuti già fanno venire il mal di testa. Ad Empoli lo spettacolo peggiore. Non tanto per lo 0-0 che avranno visto in diretta in 30 mila in tutta Italia, compresi i parenti di Corsi e anche la sua filippina, ma presentarsi in serie A con quel manto erboso è da denuncia penale. La Lega dovrebbe vietare di far giocare partite su quei campi. Danno tecnico e di immagine. O si cambia campo o la squadra di casa prende punti di penalizzazione. Servono regole più severe. Ma qui mancano proprio le regole e le basi. Ad Empoli pensano allo stadio nuovo. Da anni fanno grandi cose con il calcio ma con le strutture siamo indietro anni luce. Uno stadio cosi non si può vedere da già 15 anni. Quel manto poi ammazza tutto quello che di buono dovremmo dire sul club di Corsi. Infine due pillole, non di saggezza. Rocchi aveva dichiarato “stop alle perdite di tempo”, bisogna giocare di più. In sintesi: Milan-Torino hanno giocato 59 minuti di tempo effettivo. Genoa-Inter addirittura hanno giocato solo un tempo: 45 minuti. Gli altri 45 palla ferma. Empoli-Monza da record: 44’ di tempo effettivo. Ultima chicca anche se lo so che della Primavera 2 e della Coppa Italia ve ne frega nulla. Ma possono ammazzare società e calciatori già alla fine di agosto? Già dalla Lega Pro non arrivano soldi poi pensate gli accoppiamenti dell’inutile Coppa Italia dei baby di seconda fascia. Sentite bene. Il Monopoli (Puglia) deve andare a giocare a La Spezia (Liguria). Il Modena a Salerno. L’Avellino a Renate. La FeralpiSalò (Lombardia) a Bari (Puglia). La Ternana a Padova e….. rullo di tamburi Il Crotone a Brescia! Con questo ho finito. Partite inutili con trasferte devastanti e piene di costi. Baby calciatori che faranno 12 ore di pullman perché giustamente tra aerei e hotel se ne partono 15 mila euro per 30 persone. Idea: saltate le trasferte, tutti, e prendetevi il 3-0 a tavolino. Forse qualcuno nel palazzo si sveglierà!
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