Max Verstappen ed un incredibile retroscena che ancora oggi lascia di stucco i tifosi: c’entrano Red Bull e Mercedes
Sono ormai tre anni che il dominio incontrastato di Max Verstappen in Formula 1 è sotto gli occhi di tutti. Il pilota olandese – ancora nettamente favorito per la vittoria del suo quarto titolo mondiale – sta riscontrando difficoltà non indifferenti negli ultimi tempi. La Red Bull, prestazioni alla mano, non è più la vettura di riferimento.
McLaren e Mercedes stanno facendo spaventare Horner e la Scuderia di Milton Keynes ma il talento di Super Max sta finendo per tenere a galla il team austriaco, a maggior ragioni viste le prestazioni insufficienti di Perez. Ma Verstappen non è certo che rimarrà ancora a lungo dov’é: i dissapori tra suo padre ed Horner ed il corteggiamento di Aston Martin e Mercedes stanno ponendo seri dubbi sul suo futuro. Nelle ultime ore è emerso un curioso retroscena di mercato, arriva da casa Red Bull.
È tornato in auge un retroscena che riguarda il passato di Max Verstappen e che molti tifosi ancora non conoscono. Una scelta che ha cambiato per sempre il destino della Formula 1 e non solo e che ha portato la Red Bull che si è ritrovata in casa uno dei piloti più forti e vincenti che questo sport abbia offerto nell’ultima decade. Non fu semplice strapparlo alla concorrenza, soprattutto della Mercedes: il consigliere strategico, oggi 81enne, ha rivelato un episodio semplicemente pazzesco.
“Eravamo seduti ad un tavolo rotondo davanti ad un caffe, la stanza piena di Verstappen. Max era minorenne, tutta la famiglia doveva firmare”. Questo il contesto nel quale Red Bull è stata in grado di convincere sia il futuro campione che la sua famiglia, in primis il padre Jos che ancora oggi lo segue passo passo. Verstappen correva in Formula 3, dieci anni fa. Poi il grande salto e la firma con la Scuderia di Milton Keynes che anticipò Toto Wolff.
Marko ha svelato: “Chiamai subito Jos, in condizioni difficili Max era stato nettamente più veloci degli altri piloti. Era bagnato ma punti della pista erano asciutti”, ha detto al ‘De Telegraaf’ riguardo al weekend del Noridring dove Max fu strepitoso. Un’offerta difficile da rifiutare.
Marko, per evitare beffe, cambiò la proposta: Verstappen subito in F1, con l’allora Toro Rosso, nel 2015. “Più alto è il rischio più alto sono guadagno e divertimento, ho avvisato Mateschitz ed ha concordato. La sua prima sessione di libere fu a Suzuka, un test davvero probante”. Le critiche però non sono mancate per Marko dopo errori e comportamenti ai limiti di Verstappen: il resto è storia. “Mi definivano criminale ma era naturale che Max potesse sbagliare, lo avrebbe fatto pure in F2″. Il 18 agosto 2015 il debutto ufficiale in F1.
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