Jordan vs James: il dibattito eterno sul miglior cestista di sempre si infiamma nuovamente a seguito di dichiarazioni laconiche
Il dibattito su chi sia il miglior giocatore di basket di tutti i tempi – Michael Jordan o LeBron James – è una questione che ciclicamente riemerge nel panorama sportivo globale, soprattutto in occasione di eventi di grande rilievo come le Olimpiadi. Questa discussione divide da anni appassionati, analisti e giocatori, e sembra destinata a rimanere un tema caldo nel mondo del basket per molto tempo.
Recentemente, l’ex stella dei Detroit Pistons, Isiah Thomas, ha riacceso questa fiamma con dichiarazioni che hanno fatto discutere, esprimendo la sua posizione senza mezzi termini: per lui, LeBron James è il migliore di sempre. Intervenendo ai microfoni di ‘MLive.com’, Thomas ha fornito una disamina dettagliata delle statistiche e dei risultati ottenuti da James nel corso della sua carriera, arrivando a conclusioni che non lasciano spazio a dubbi dal suo punto di vista.
“LeBron è in testa in quasi tutte le categorie statistiche. Ha superato Kareem per punti segnati, penso abbia anche il maggior numero di punti nei play-off. Inoltre, guardando la voce ‘assist’, so dove mi trovo: penso abbia superato me ed anche Magic Johnson” ha dichiarato Thomas, sottolineando l’eccezionalità di LeBron non solo come realizzatore, ma anche come uomo squadra capace di distribuire il gioco e dominare in ogni aspetto del campo.
“Insomma, parlando di punti, assist, rimbalzi, non c’è mai stato un giocatore nella NBA che abbia toccato ogni voce e che sia in testa in alcune di queste statistiche. Non c’è mai stato un altro giocatore come lui. Ora, ognuno ha i suoi giocatori preferiti, ma se i numeri non mentono… Per me è il miglior giocatore che abbia mai giocato a basket”. Il tono delle dichiarazioni di Thomas è inequivocabile: LeBron James, oltre al talento innato, rappresenta per lui il giocatore più versatile e dominante della storia della NBA.
Isiah Thomas non ha superato il fantasma del Dream Team…
Tuttavia, le dichiarazioni di Thomas non possono essere interpretate senza considerare il contesto storico e personale. Non è un segreto che Thomas abbia avuto un rapporto teso con Michael Jordan, culminata con l’esclusione dal leggendario Dream Team delle Olimpiadi di Barcellona del 1992.
Questa ferita, mai del tutto rimarginata, potrebbe ancora alimentare un certo risentimento verso Jordan, influenzando il giudizio di Thomas su chi sia realmente il migliore di tutti i tempi. È significativo che Thomas abbia sottolineato come Jordan, Magic Johnson, Larry Bird e Kareem Abdul-Jabbar, pur essendo tutti icone del basket, siano “lontani anni luce” da LeBron James.
Va inoltre sottolineato come il Team USA all’ultima edizione delle Olimpiadi abbia rischiato grosso, riuscendo a conquistare l’oro grazie soprattutto alle imprese individuali di Stephen Curry. Il dubbio che l’assegnazione del titolo di MVP olimpico a LeBron possa essere stata una scelta più politica che sportiva è reale.
L’unico e solo Dream Team del 1992 ha dato cinquanta punti di scarto in media contro ogni avversario, questo per ribadire l’immarcescibile superiorità del team del quale Isiah Thomas avrebbe voluto far parte. Se Michael Jordan non si fosse preso due anni sabbatici per darsi al baseball, i titoli consecutivi dei Chicago Bulls sarebbero stati verosimilmente otto con tanti record inarrivabili di squadra e personali. Jordan dava l’impressione di essere in grado di dominare a suo piacimento e migliorare i compagni attorno a lui, in contrasto con la percezione che LeBron abbia sempre avuto squadre costruite attorno a sé.
Il dibattito su chi sia il più grande di sempre dunque continuerà a dividere ed appassionare i seguaci del basket in eterno. Se per alcuni LeBron James rappresenta il vertice assoluto di questo sport, per altri Michael Jordan rimane l’icona insuperabile.