Jannik Sinner, fresco di compleanno con vittoria per ritiro dell’avversario, è di nuovo sotto attacco: parole velenosissime
Non c’è miglior modo di festeggiare il proprio compleanno facendo quello che si è scelto come ragione di vita, oltre che, di fatto, come lavoro: giocare a tennis. Ancor meglio se, scendendo in campo nel giorno in cui si compiono gli anni, si riesca anche a vincere il proprio match.
È stato invece un compleanno – il 23esimo – particolare per Jannik Sinner, che tecnicamente ha sì passato gli ottavi a Cincinnati, ma senza scendere in campo. Il suo avversario designato, Jordan Thompson, ha infatti dato forfait qualche ora prima del match a causa di un problema al costato. Poco male per il giocatore altoatesino. Che ha potuto così raccogliere le forze in vista della programmata rivincita con Andrey Rublev, suo giustiziere a Montreal una settimana fa.
A proposito dell’Open di Canada e delle polemiche che ancora avevano animato la vigilia del torneo nordamericano – l’argomento, manco a dirlo, era sempre il forfait ai Giochi Olimpici di Parigi dell’azzurro – le opinioni più o meno severe sulla decisione di Jannik Sinner animano ancora il dibattito tra addetti ai lavori, giornalisti, ex giocatori e chi più ne ha più ne metta.
Sallusti entra a gamba tesa su Sinner, che critica
Il fatto che Jannik abbia deciso di giocare in Canada partendo per Montreal con ancora il torneo olimpico in corso ha fatto storcere la bocca a più di un appassionato. La vicenda di Gianmarco Tamberi che ha deciso di gareggiare pur menomato da una doppia colica renale e da un ricovero in ospedale poche ore prima della competizione – non ha fatto altro che radicalizzare le convinzioni di alcuni su un presunto scarso attaccamento alla maglia azzurra da parte dell’altoatesino.
Intervistato da Mowmag.com, il direttore de ‘Il Giornale’ Alessandro Sallusti non ha usato mezzi termini per commentare il comportamento di Sinner a proposito del forfait di Parigi 2024. Le sue parole mettono benzina sul fuoco di una polemica destinata probabilmente a durare fino alla prossima convocazione in Coppa Davis.
“È chiaro a chiunque che Sinner ha disertato le Olimpiadi per evitare il rischio di perderle. O di incappare in infortuni che avrebbero compromesso la possibilità di presentarsi al meglio agli imminenti Us Open. Che non mettono in palio una medaglia più o meno dorata del valore commerciale di pochi euro, ma una montagna di dollari“, ha esordito il Direttore.
“Quanta tristezza vedere un campione di tale razza comportarsi come il più classico dei furbetti nostrani. Quelli che in ogni campo, sportivo e non, dicono ‘siamo italiani, viva il tricolore’. Ma solo se e quando conviene alle proprie tasche“, ha incalzato velenosamente Sallusti. Insomma, Jannik fa sempre discutere. E’ questa in fondo la sorte che attende spesso gli atleti italiani vincenti.