Importante verdetto per Matteo Berrettini dopo la sconfitta al debutto contro Rune a Cincinnati. C’è già la certezza
E’ stato uno dei protagonisti dell’estate tennistica Matteo Berrettini. Rientrato dopo l’ennesimo stop, l’azzurro ha raggiunto la finale a Stoccarda, perso dopo un gran match contro Sinner a Wimbledon e conquistato due tornei di fila, su terra battuta, a Gstaad e Kitzbuhel.
Risultati quest’ultimi che hanno permesso all’azzurro una rapida scalata nel ranking Atp dove è tornato in top 40, un risultato quasi insperato considerato che, al rientro dopo 8 mesi di stop lo scorso marzo, era uscito dai primi cento. La risalita di Berrettini si è fermata a Cincinnati, torneo al quale ha partecipato dopo la defezione a Montreal.
La sconfitta all’esordio in tre set contro Rune non ha permesso all’azzurro di guadagnare punti in classifica. Anzi, nella nuova graduatoria che sarà pubblicata lunedì prossimo, Matteo scenderà di due posizioni al 44esimo posto. Svanisce così ufficialmente una grande opportunità per l’ex finalista di Wimbledon che, con un buon risultato a Cincinnati, poteva migliorare la sua classifica in vista dello Us Open, al via tra una settimana a Flushing Meadows.
Con il 44esimo posto in graduatoria, Berrettini deve abbandonare definitivamente le speranze di figurare tra le prime 32 teste di serie dell’imminente Slam newyorchese. Un traguardo che sarebbe stato importante per l’azzurro, il quale avrebbe potuto evitare così un sorteggio impegnativo già nei primi turni con la possibilità di incrociare subito uno dei rivali meglio classificati.
Berrettini che avrebbe dovuto partecipare la prossima settimana anche all’Atp 250 di Winston Salem, torneo dal quale si è ritirato prima del sorteggio del tabellone. La comunicazione è arrivata dagli organizzatori dell’evento a conferma di quanto dichiarato dallo stesso tennista che, dopo il ko con Rune, aveva già palesato l’ipotesi di un possibile forfait.
Allo Us Open, Berrettini deve difendere i punti del primo turno superato lo scorso anno contro Humbert. Da New York in avanti, Matteo ha solo da guadagnare in classifica. Come ricorderete tutti, infatti, nel 2023 la sua annata si concluse proprio a Flushing Meadows dopo il brutto infortunio alla caviglia, scaturito in seguito a una rovinosa caduta durate il match di secondo turno con Rinderknech.
Dopo la vittoria a Gstaad, Berrettini ha svelato la sua ambizione di chiudere il 2024 tra i primi 30 del ranking, in modo da rientrare nelle teste di serie del prossimo Australian Open. Con la situazione di classifica citata, l’obiettivo è ampiamente alla sua portata.
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