Ennesima polemica intorno al personaggio Marc Marquez: stavolta la miccia l’ha accesa proprio il 31enne di Cervera
Quando, nell’ottobre del 2023, il Gresini Racing Team ha annunciato l’arrivo, per la stagione successiva, di Marc Marquez tra le proprie fila, un senso di grande curiosità ha pervaso tutto il mondo della MotoGP. Proprio lui, l’uomo-simbolo della Honda, la casa con la quale ha costruito la sua fama di campione vincendo – considerando tutte le categorie – ben 8 titoli mondiali, aveva deciso di cimentarsi con una moto del tutto differente. Oltretutto non di ultima evoluzione, come quelle destinate ai team satellite di Ducati.
Gli straordinari risultati in pista del Cabroncito hanno fatto balzare alla mente della casa di Borgo Panigale una splendida idea: quella di valutare il suo profilo come meritevole di una moto ufficiale. Moto che lo spagnolo ha ottenuto nel giugno di quest’anno con l’annuncio di pilota del team Factory Ducati (col bicampione del mondo in carica Pecco Bagnaia come compagno nel box) a partire dal 2025.
‘Vedrete cosa sarà capace di fare Marquez con una Desmosedici ufficiale‘, si sentiva dire da più parti. Indubbiamente l’iberico ha mostrato di sapersi adattare da subito al nuovo mezzo, dando spesso del filo da torcere in pista ai suoi rivali. Altrettanto veri sono però i dubbi su un possibile difficile convivenza con Bagnaia nel box Ducati. Le mire individualistiche di chi vorrebbe a tutti i costi tornare campione del mondo a 6 anni di distanza dall’ultima volta potrebbero sconvolgere gli equilibri della scuderia campione del mondo.
Marquez alla Ducati, il pilota ha una certezza
Tralasciando per un momento, in questa sede, le discussioni che sono seguite alla scelta di Dall’Igna e Tardozzi di promuovere Marquez in Factory, preferendolo a Enea Bastianini e a quel Jorge Martin che a bordo della sua Pramac sta contendendo a Pecco il titolo iridato, la questione si fa anche tecnica. Di stile di guida, di sollecitazioni che un determinato modo di guidare (e quello di Marquez è da sempre improntato al grande rischio) può avere su una moto come la Rossa.
Subito dopo il GP di Silverstone – una gara chiusa al quarto posto da Marquez – il centauro ex Honda ha parlato ai microfoni di ‘Crash.net’ a proposito della differenza tra le moto di oggi e quelle del recente passato. Dichiarazioni le sue che si prestano a varie interpretazioni.
“Specialmente in staccata e in ingesso curva bisogna fare quello che la moto vuole a livello aerodinamico, e non quello che vorresti fare tu come pilota. In passato Casey Stoner, e un po’ anche Dani Pedrosa, facevano derapare la ruota posteriore ed entravano in curva in ‘slide. Se lo si fa adesso si uccide l’aerodinamica e diventa tutto più difficile“, ha detto il campione.
Per qualcuno, Marquez con queste parole avrebbe già messo le mani avanti rispetto alle grandi aspettative di vittoria finale che lo circondano in vista del 2025. Per altri si tratterebbe addirittura di una velata critica a Ducati, la cui moto mal si adatterebbe al suo particolare modo di ‘buttare’ la moto dentro le curve.