Paragone da brividi, colpo di scena Djokovic

Novak Djokovic tirato in ballo con un paragone da brividi da parte di un altro campione che di vittorie, nel tennis, se ne intende

La vittoria delle Olimpiadi è stata la ciliegina sulla torta di una carriera praticamente fantastica. Farlo dopo aver superato in finale un grande Carlos Alcaraz, dona ancor di più valore all’impresa. Per Djokovic i paragoni si sprecano, alcuni anche molto speciali.

Paragone incredibile Djokovic
Djokovic ha stupito di nuovo tutti (Foto Ansa) – Sportitalia.it

La stagione 2024 di Novak Djokovic di certo non è stata granché prima delle Olimpiadi. Nessun titolo Atp conquistato, una situazione che non accadeva addirittura da 19 anni, praticamente da quando era un bambino. Anche negli Slam erano arrivate solo delusioni. Agli Australian Open era stato il nostro Sinner ad estrometterlo in semifinale, al Roland Garros si è infortunato al ginocchio dopo il match mentre, a Wimbledon, dopo il rientro record dall’operazione al menisco, Alcaraz lo ha dominato in finale.

Ai Giochi di Parigi è arrivata però l’attesa rivincita con un match straordinario al cospetto di un Alcaraz dato per favorito alla vigilia. Un Djokovic che per un piccolo lasso di tempo sembrava essere tornato indietro nel tempo, a quando teneva testa a Nadal o Federer. L’oro olimpico, di fatto, ha chiuso il  visto che nella sua straordinaria carriera mancava solo questo trofeo.

Jimmy Connors commenta la vittoria di Djokovic alle Olimpiadi

Novak Djokovic l’aveva detto che le Olimpiadi sarebbero state il suo grande obiettivo del 2024. La programmazione è stata fatta per arrivare pronto proprio per quell’evento e alla fine, come spesso capita, ha avuto ragione lui. Chi ha voluto commentare questo straordinario traguardo è anche Jimmy Connors, una leggenda del tennis che di vittorie se ne intende.

Connors commento vittoria Olimpiadi Djokovic
Djokovic, che elogio a Connors (Foto Ansa) – Sportitalia.it

Nel suo podcast Advantage Connors, “Jimbo” ha commentato il valore di questa medaglia d’oro per il serbo. “Credo sia importante per lui quanto il suo primo Wimbledon o US Open. La medaglia d’oro è come la ciliegina sulla torta“. Insomma un grande punto di arrivo di una carriera straordinaria che lo ha visto conquistare ben 24 titoli Slam (il triplo rispetto a Connors) e che lo vede ancora oggi, a 37 anni, tra i migliori interpreti del circuito.

Allo Us Open proverà l’assalto al Major numero 25. Vedremo in che condizioni e con quali motivazioni ci arriverà. Il serbo ha saltato, infatti, sia il Masters di Montreal che quello di Cincinnati. A New York arriverà senza partite sul cemento, uno scenario che con un oro olimpico al collo non lo preoccupa quasi per niente.

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