Wojciech Szczesny (Lapresse) - Sportitalia.it
Ora è ufficiale: Wojciech Szczesny ha risolto ufficialmente il proprio contratto con la Juventus. Lo annunciano i bianconeri in un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito: “Risoluzione consensuale del contratto: Wojciech Szczesny e la Juventus si salutano dopo sette stagioni trascorse insieme. Era il luglio del 2017 quando Tek, così abbiamo tutti imparato a chiamarlo, faceva la sua prima conoscenza con l’ambiente juventino, dopo la parentesi di due stagioni in prestito alla Roma, con la quale si è affacciato per la prima volta al calcio italiano, approdando a Torino da Londra, sponda Arsenal. Da quel giorno il feeling fra Tek e il mondo bianconero è scoccato all’istante: sorrisi, passione reciproca ma soprattutto, passando al rettangolo verde, una vera e propria certezza tra i pali”.
I suoi numeri, riepilogati nello stesso comunicato, raccontano di quella che pare la fine di un’era: 252 presenze in gare ufficiali con la maglia bianconera, 200 delle quali in Serie A – 7° calciatore straniero a raggiungere questa quota alla Juve – poi 100 clean sheets (103 se si contano anche le gare in cui non è rimasto in campo integralmente), 9 rigori parati fra Serie A (8 su 31 fronteggiati) e Champions League e una percentuale di parate del 73% che lo piazza al primo posto in Serie A dal suo arrivo a Torino in questa speciale classifica.
Poi ci sono le vittorie: 8 titoli in totale in questi suoi 7 anni di militanza in bianconero, con 3 campionati italiani, 3 coppe Italia e 2 supercoppe italiane. “In un attimo Tek ha conquistato gli juventini del mondo” – conclude la nota – “e siamo certi che tutti noi porteremo sempre nel cuore l’uomo e il professionista che ha indossato con orgoglio e impegno la nostra maglia. Grazie di tutto Tek e in bocca al lupo per il futuro!”.
Allargando l’orizzonte della sua avventura e ponendolo nella storia bianconera, l’affermazione di Szczesny alla Juventus assume un valore maggiore se la si guarda al confronto con il giocatore che è stato chiamato a sostituire, Gianluigi Buffon. Un’impresa impossibile che avrebbe schiacciato chiunque per il peso del confronto, ma non lui. In una intervista rilasciata lo scorso anno, disse: “Sono arrivato nel momento giusto: avevo tanto da imparare, ma avevo un’esperienza a livello internazionale importante. Mi sentivo pronto ad affrontare una situazione che prevedeva la sostituzione di uno come Gigi Buffon, che a me sembrava una cosa facile ai tempi, ma magari per un altro non così tanto sveglio a livello mentale non sarebbe stato semplice da gestire”.
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