L’inopinata sconfitta di Sinner a Montreal contro Rublev ha complicato non poco la corsa all’ambìto primato
E chi se lo sarebbe mai aspettato. Dopo aver rinunciato – e non senza che la cosa non abbia scatenato le solite polemiche – alle Olimpiadi di Parigi per una fastidiosa ed invalidante tonsillite, Jannik Sinner aveva preparato nel migliore dei modi il suo ritorno in campo all’Open di Canada.
L’appuntamento, già prestigioso di suo – parliamo di un torneo di categoria 1000, con quasi 1 milione di dollari destinato al vincitore – risultava molto importante per il campione azzurro. Il motivo è presto spiegato. Avendo trionfato a Toronto nel 2023 (fu il primo torneo Masters 1000 nella carriera del futuro numero uno del mondo), Jannik era chiamato a difendere i 1000 punti ATP accumulati 12 mesi prima. Una missione miseramente fallita.
Forse condizionato dall’aver giocato due match ravvicinati nel giro di poche ore – il programma canadese aveva subìto uno stop di un’intera giornata il 9 agosto a causa di un’autentica bufera di pioggia e vento – Sinner è stato battuto dal redivivo Andrey Rublev al termine di un match strano.
Il russo ha dominato il primo parziale, subito un netto 6-1 da Jannik nel secondo set per poi tornare però a fare la voce grossa nel terzo. 6-2 per il moscovita, ed eliminazione già ai quarti di finale per l’azzurro. La sconfitta, accompagnata anche da qualche problema all’anca che ha fatto tremare il tennista, il suo staff, e tutti i suoi tifosi, ha comportato l’immediata perdita di ben 800 punti nel computo del ranking ATP che tiene conto del confronto col 2023. Ma non finisce qui.
Sinner, numero uno in pericolo: Alcaraz punta al sorpasso
Se nel ranking ATP la situazione appare migliore di quanto non dica l’ormai esiguo vantaggio nei confronti del numero 2 del mondo Novak Djokovic (il serbo accusa un ritardo di soli 340 punti, ma a Cincinnati non potrà difendere il titolo vinto lo scorso anno), alle spalle del serbo, e quindi dello stesso Jannik, incalza Carlos Alcaraz. Lo spagnolo può operare un sorpasso inaspettato fino a qualche settimana fa.
Non stiamo parlando della posizione numero uno del ranking Atp che, per ora, appare al sicuro visto che lo spagnolo in Ohio dovrà difendere i 600 punti della finale del 2023 mentre a Sinner basterà fare meglio dei sedicesimi di finale raggiunti 12 mesi fa, quanto di un’altra graduatoria ovvero quella dell’ATP Race 2024.
Nella classifica che determinerà poi a fine anno i magnifici 8 qualificati per le Nitto ATP Finals di Torino infatti, il 21enne di El Palmar segue a ruota l’azzurro a distanza di sorpasso. Quattrocentocinquanta punti è il margine rimasto all’azzurro che dovrà sperare – in caso di trionfo di Alcaraz a Cincinnati – di arrivare in finale per mantenere il primato nella Race. Se invece lo spagnolo dovesse fermarsi in finale a Sinner basta superare gli ottavi per restare primo da solo. Nel caso in cui però l’azzurro perdesse ai quarti, i due giovani fenomeni avrebbero esattamente gli stessi punti in classifica.