Dramma nel mondo dello sport, è morto subito dopo le Olimpiadi: dolore incredibile per tutti gli appassionati
Le Olimpiadi di Parigi 2024 si sono chiuse, purtroppo, nel segno del lutto. Una tragedia ha segnato indelebilmente la chiusura dei Giochi. Dopo più di due settimane di grandi emozioni, lacrime, commozione e grandiose imprese sportive, proprio nel momento del congedo è arrivato, come un fulmine a ciel sereno, un dramma improvviso che ha sconvolto tantissimi appassionati.
In uno sport che non vuole essere politica ma che di politica sportiva si nutre, a tantissimi livelli, i grandi protagonisti spesso e volentieri non sono solo gli atleti, i ragazzi e le ragazze che scendono in campo, in ogni disciplina, dando il meglio di sé in rappresentanza di un’intera nazione. A volte a rubare la scena sono i vertici delle organizzazioni sportive, come capitato in Italia soprattutto in passato, con la figura mediaticamente centralizzante di Giovanni Malagò.
Anche per questo motivo, se ad andarsene improvvisamente non è un atleta ma un rappresentante della politica sportiva internazionale, è inevitabile lo shock non solo per gli appassionati ma anche e soprattutto per chi lo sport lo dirige ad alti livelli. Un mondo che, nella giornata di chiusura dei Giochi, si è stretta in particolare attorno al Portogallo, colpito da un lutto improvviso.
Lutto alle Olimpiadi: è morto all’età di 74 anni, dolore incredibile per i tifosi
A lasciarci, proprio nell’ultimo giorno dei Giochi olimpici di Parigi, è stato José Manuel Constantino, presidente del COP, Comitato olimpico portoghese, l’equivalente del Coni nel nostro paese. Da tempo alle prese con una battaglia durissima contro un brutto male, Constantino era riuscito a seguire la partecipazione della squadra portoghese in questa edizione dei Giochi, esultando per le 4 medaglie portate a casa dagli atleti lusitani.
Tuttavia, pochi giorni fa era stato costretto a rientrare di corsa a Lisbona per essere ricoverato in ospedale. La sua crisi è terminata con un inevitabile decesso la scorsa domenica.
Un tremendo dolore per tanti atleti portoghesi e per gli appassionati di sport di tutto il mondo. Classe 1950, Constantino non era stato solo un alto dirigente dello sport portoghese, ma anche uno sportivo in gioventù, oltre che un opinionista dalle idee chiare e dalla grande capacità persuasiva.
La sua avventura al COP era cominciata nel 2013 e aveva portato comunque risultati discreti, considerando che il Portogallo non è mai stato, almeno fino a oggi, una delle grandi potenze internazionali nello sport olimpico. Anche per questo motivo il suo addio lascerà un vuoto importante nel Comitato, chiamato a sostituirlo con un personaggio in grado di raccoglierne l’eredità.