Lautaro Martinez e l’Inter, un rapporto che è destinato a continuare ancora a lungo. Settimane e settimane, anzi mesi di telenovela, con i tifosi nerazzurri che hanno mantenuto il fiato sospeso in attesa che le buone intenzioni dichiarate da ambo le parti (entourage e club) sul fatto di voler continuare insieme: l’ufficialità è finalmente arrivata, con il Toro che ha firmato fino al 30 giugno 2029.
Il suo percorso a Milano è stato quello che tanti ragazzi sognano in Sudamerica. Arrivato nell’estate 2018 come grande promessa dal Racing Club, lo stesso dal quale venne fuori un certo Diego Milito, l’attaccante di Bahia Blanca in 6 stagioni ha vissuto un continuo crescendo di rendimento ed importanza all’interno della squadra. 282 presenze, condite da 129 reti: una media che fa di lui già oggi uno dei migliori attaccanti di tutti i tempi della storia del Biscione.
L’arrivo a Milano con Spalletti, la vicenda-Icardi, il primo Scudetto.
Nella sua prima stagione in Italia 2018/19 colleziona 35 presenze, segnando 9 reti agli ordini di Spalletti: è l’anno in cui cresce alle spalle di Icardi, con Maurito che è capitano e titolare inamovibile nel 4-2-3-1. Durerà ben poco quella parentesi del Toro come rincalzo: la storia che ha portato Icardi a separarsi dall’Inter è nota, quella nella quale l’ex Liniers ne rileva il posto, subentrando nel cuore dei tifosi, lo è altrettanto.
Nel secondo anno realizza 21 gol ed è protagonista nella cavalcata fino alla finale di Europa League, poi persa con il Siviglia, al primo anno di Conte. Nella stagione 2020-21 arriva il primo importantissimo titolo, quello più sognato: il 19° Scudetto conquistato da protagonista con 17 gol in campionato e un’importante e determinante firma sul tricolore. Al suo quarto anno con la maglia dell’Inter colleziona 49 presenze e mette a segno 25 reti importantissime nella conquista della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana.
La finale di Champions e la seconda stella: sulle orme di Zanetti.
La stagione 2022/23 alza altri due trofei inoltre arriva fino alla finale di Champions League a Istanbul: segna nella finale di Supercoppa Italiana contro il Milan, segna nell’euroderby sempre contro i rossoneri (1 a 0 nel match di ritorno) e realizza una doppietta nella finale di Coppa Italia contro la Fiorentina che gli permette di raggiungere e superare il traguardo delle 100 reti in nerazzurro. Termina la stagione con 28 gol in 57 gare, stabilendo il suo primato personale di gol in una singola annata.
Lo scorso anno ecco la seconda Stella: Lautaro entra nella top 10 dei cannonieri all-time dell’Inter, attualmente è ottavo. Stavolta Lautaro è l’autentico trascinatore del Tricolore e vince la classifica cannonieri con 24 centri. In totale, il Toro in maglia nerazzurra ha conquistato 2 Scudetti, 2 Coppe Italia e 3 Supercoppe Italiane. 282 le presenze totali in maglia nerazzurra: le 858 di Javier Zanetti sono ancora lontane, ma la strada per seguire il percorso del Pupi a Milano è quella giusta. E questi sono solo i numeri di Lautaro all’Inter, senza dimenticare che nel frattempo, nel mezzo, ha alzato anche 2 Copa America (da protagonista) e un Mondiale con l’Argentina…