Il tennista va su tutte le furie dopo la sconfitta, il bersaglio è chiaro. Parole al veleno le sue con una conseguenza inevitabile
Continua il periodo non particolarmente fortunato per un grande protagonista del mondo del tennis. Giocatore di alto livello, tra i pochi ad aver ottenuto una vittoria contro Jannik Sinner in questa stagione, ai Giochi olimpici non è riuscito a esprimersi al meglio e anche a Montreal, in quello che poteva essere il torneo del suo grande rilancio, ha dovuto arrendersi ben prima del tempo contro un giocatore ormai ai margini del circuito.
Una sconfitta dolorosa, difficile da digerire, e dalle conseguenze impattanti sul suo futuro. Senza Alcaraz e Djokovic, reduci da un’Olimpiade vissuta da grandissimi protagonisti fino alla storica finale, Stefanos Tsitsipas all’Open del Canada si era ritrovato a essere testa di serie numero 8 e, potenzialmente, tra i favoriti dell’evento.
Le cose però a Montreal non sono andate secondo i suoi piani. Ritrovatosi al secondo turno grazie al bye, garantito alle prime 8 teste di serie, ha fatto il suo debutto in un secondo turno sulla carta molto abbordabile, contro un redivivo Kei Nishikori, 34enne oggi fuori dai primi 500 posti del ranking ATP. Un giocatore, in altre parole, decisamente alla portata che non avrebbe dovuto in alcun modo metterlo in difficoltà.
Ma quanto di brutto aveva mostrato a Parigi, Tsitsipas lo ha confermato anche in Canada, dimostrando di essere lontano dalla sua condizione ottimale, non tanto fisicamente quanto mentalmente. Una rottura prolungata frutto anche di un rapporto logoro con il padre-allenatore, protagonista con lui di un acceso diverbio durante il match.
Già durante la partita contro il nipponico, ex numero 4 al mondo, Tsitsipas si è più volte rivolto con parole non proprio al miele nei confronti del padre-coach, Apostoulos. Il nervosismo tra loro è stato fin da subito visibile ed è sfociato in una sceneggiata mai vista prima, al punto che Tsitsipas è arrivato a cacciare il padre dal suo box.
Con premesse del genere, il risultato finale non poteva che essere una pesante sconfitta. Un ko di cui il greco ha parlato in conferenza stampa senza troppi giri di parole: “Questa sconfitta è una grande delusione. Sono diversi giorni che mi lamento con mio padre, per questo ho litigato con lui durante la partita“.
Se la sua attuale condizione è deficitaria, secondo Tsitsipas buona parte delle colpe sono da attribuire proprio al padre, insufficiente ormai come coach: “Ho bisogno di un allenatore che sia attento ai miei feedback. Mio padre non è stato abbastanza intelligente per gestire questi problemi e non è la prima volta che capita. Mi ha molto deluso“.
Parole che hanno, di fatto, solo presagito quanto accaduto poche ore dopo con l’annuncio ufficiale di un divorzio che non era più evitabile: “È con il cuore pesante che annuncio la fine della collaborazione con mio padre. Preferisco mantenerlo come padre, solo come padre, e non come allenatore. Ma lo ringrazio per quanto fatto fin qui, per aver provato a insegnarmi conoscenza e saggezza sia in campo che fuori. Lo ringrazio per la sofferenza che ha dovuto sopportare“.
Dopo quanto accaduto in Canada, un epilogo del genere era scontato. Resta da comprendere, adesso, a chi deciderà di affidarsi il campione greco e chi soprattutto accetterà di raccogliere un’eredità piuttosto pesante, visto che da sempre il padre Apostoulos è stato al suo fianco.
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