Altro scandalo ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, ormai avviati alla conclusione. Ecco tutti i particolari di quanto accaduto
I Giochi Olimpici di Parigi 2024 si avviano alla conclusione. Un’edizione caratterizzata da grandi imprese, come i 4 ori nel nuoto dell’idolo di casa Leon Marchand, ma anche da polemiche di varia natura. Già la cerimonia d’apertura ha fatto capire quale sarebbe stato il mood dell’edizione parigina della rassegna a cinque cerchi.
La rivisitazione in chiave queer dell’Ultima Cena durante la cerimonia inaugurale ha urtato la sensibilità dei cristiani di tutto il mondo. Poi è stata la volta delle polemiche sollevate dalla balneabilità della Senna dove si sono svolte le prove del nuoto in acque libere.
A completare il quadro gli errori arbitrali. Solo che questa volta i direttori di gara, come gli atleti, si sono superati nelle loro discutibili, a voler essere generosi, valutazioni. In tal senso la più penalizzata è stata la Nazionale italiana di pallanuoto. Il Settebello è stato vittima di un errore tecnico, gol annullato a Francesco Condemi con annessa sua espulsione, che grida vendetta nel match valido per i quarti di finale, perso contro l’Ungheria.
Insomma, ne abbiamo viste di tutti i colori ma, come insegnavano i latini, “in cauda venenum“, “il veleno nella coda”, e così anche in coda alla rassegna parigina a cinque cerchi ecco un altro scandalo.
Olimpiadi, atleta arrestato: sorpreso ad acquistare droga
Non solo Rana Reider, l’allenatore di Marcell Jacobs, che è stato espulso da Parigi 2024 in quanto è stato denunciato da tre donne americane per molestie sessuali, verbali ed emotive alla Corte di Broward, in Florida. Colto in flagrante mentre acquistava da uno spacciatore dosi di cocaina, nel quartiere di Pigalle, per Tom Craig, giocatore della Nazionale australiana di hockey su prato, sono scattate le manette ai polsi.
Comunque, l’edizione parigina dei Giochi Olimpici quanto a scandali è, si fa per dire, in buona compagnia. Sesso, droga e…Giochi Olimpici. Per lo scandalo ‘droga’ vi abbiamo appena informati, per il sesso dobbiamo tornare indietro ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016. La tuffatrice brasiliana Ingrid Oliveira (specialità tuffi) viene accusata (e denunciata alla Commissione Tecnica Federale) dalla compagna di stanza Giovanna Pedroso. Il motivo? “Mi ha cacciato dalla stanza per fare sesso con un uomo”, le parole della Pedroso.
Pur ammettendo la notte di passione con il canottiere Pedro Gonçalves, Ingrid Oliveira nega di aver messo alla porta la collega. L’epilogo? Dopo aver versato lacrime per tutto il giorno, la tuffatrice non supera le qualificazioni nella sua disciplina.
Tuttavia, lo scandalo per eccellenza delle Olimpiadi, la più grande macchia nella storia a cinque cerchi è la finale dei 100 metri piani di Seul ’88 che vedeva la titanica sfida tra i sue fenomeni della velocità dell’epoca: il canadese Ben Johnson e il ‘figlio del vento’ Carl Lewis, 9 ori alle Olimpiadi. A spuntarla fu lo sprinter canadese che stabilì anche il nuovo primato mondiale fermando il cronometro sul 9″79.
Tre giorni dopo, però, Ben Johnson venne trovato positivo al test antidoping: era imbottito di steroidi anabolizzanti, di quelli che si usano per dopare i cavalli. Niente gloria olimpica per il canadese mentre quella finale è passata alla storia come ‘i 100 metri della vergogna‘ anche perché sei degli otto finalisti sono finiti nelle maglie dell’antidoping o hanno ammesso di avere fatto uso di sostanze dopanti. Insomma, alle Olimpiadi, a ogni edizione, scandali e vicende controverse non mancano mai.