I casi Chiesa e Osimhen sembrano esemplari e si somigliano per la loro cattiva gestione. Giocatori dal valore elevato rischiano di essere ceduti a cifre non adeguate per una conduzione inappropriata della trattativa. Osimhen, teoricamente, è un giocatore che varrebbe fra i 100 e i 150 milioni ma si parla di offerte fra i 70 e gli 80 milioni in decrescita man mano che si avvicina la chiusura del mercato. Aver dichiarato apertamente di cederlo dopo un rinnovo contrattuale a cifre stellari che sfiorano gli 11 milioni a stagione è stato un autentico autogol. Chiunque dovesse trovarsi nella condizione di prenderlo non dovrà fare altro che attendere l’ultimo giorno per averlo alle condizioni più vantaggiose. Altrimenti nisba. Qui non si tratta di seguire chissà quali logiche di mercato, ma di semplice buonsenso laddove, invece, si è dispensata ingenuità a palate. Ora il Napoli si ritrova nella difficile situazione di dover esaudire Conte che chiede Lukaku e allo stesso tempo di cedere il nigeriano per non ritrovarsi con entrambi nella rosa. Paradossalmente, al
Napoli converrebbe di più tenere Osimhen anche per il prossimo campionato cercando di definire meglio la sua eventuale cessione. Non crediamo che una simile soluzione possa dispiacere del tutto all’allenatore che vedrebbe sfumare l’arrivo di Lukaku, il quale, nel frattempo, ha rinunciato ad altre offerte proprio per arrivare al Napoli. Insomma, una situazione molto complicata che potrebbe generare ulteriori tensioni nel caso di permanenza di Osimhen. Altri giocatori del Napoli guarderebbero proprio allo stipendio del nigeriano come asticella verso cui tendere. Meglio non pensarci. In attesa di un finale ancora tutto da scrivere restiamo sorpresi da come si possano sviluppare certe dinamiche senza avere alcuna certezza sulla destinazione di un attaccante che sembrava già sancita ma per nulla certificata. A proposito di gestioni che lasciano perplessi esplode anche il caso Chiesa. La domanda da porsi è la seguente: è proprio necessario dichiarare apertamente un giocatore “estraneo al progetto Juve” prima ancora di avere una certezza sulla sua cessione? Anche in questo caso, come per Osimhen, parliamo di una forte svalutazione del giocatore. Da una cifra di circa 70 milioni di valore più elevato agli attuali 30-35 milioni con la probabilità di abbassare ulteriormente questa soglia. Si indica la Roma, ma anche lo stesso Napoli come società interessate. Ce ne sono pure altre, vedremo. Dopo le dichiarazioni di Motta, certamente concordate con la società, bisognerà attendere gli eventi supponendo, però, che simili affermazioni consegnino la trattativa esclusivamente nelle mani dei probabili acquirenti. Comprendiamo le esigenze di chiarezza fra allenatore e giocatore, molto meno le conseguenze che questa chiarezza può avere sul valore dello stesso giocatore.
Paolo De Paola
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