Tornare ad essere un campione. Il duro percorso di recupero di Marc Marquez potrebbe subire un intoppo. Emerge un dettaglio preoccupante
Non è mai facile per un atleta tornare ai livelli d’eccellenza dopo un grave infortunio. Il fisico di uno sportivo, spinto costantemente al limite, talvolta subisce danni che lasciano segni indelebili.
Nonostante le moderne tecniche di riabilitazione, la guarigione completa può rivelarsi un miraggio e il ritorno alle prestazioni pre-infortunio non è sempre garantito. Quando un campione del calibro di Marc Marquez, otto volte iridato e icona del Motomondiale, deve fare i conti con le conseguenze fisiche di un incidente, l’intero mondo delle corse trattiene il fiato. Ma la realtà può essere cruda e impietosa, come dimostrano le recenti dichiarazioni di Oscar Haro che hanno scosso l’intera comunità di tifosi e appassionati.
L’ex direttore sportivo della LCR Honda, ha esternato pubblicamente i suoi dubbi sulle condizioni del pilota catalano. Haro, noto per la sua competenza e per la schiettezza delle sue analisi, ha infatti suggerito che Marquez stia ancora soffrendo a causa dell’infortunio al braccio destro subito nel 2020. Un’ombra che sembra aleggiare ancora pesantemente sul presente e sul futuro del campione.
Haro non si è limitato a ipotizzare una generica difficoltà fisica ma ha fornito dettagli precisi che indicano come il braccio di Marquez non sia tornato a funzionare come dovrebbe. “È chiaro che la Ducati GP24 sia un passo avanti rispetto alla GP23” ha affermato Haro ai microfoni di ‘Motosan.es’, “però posso dire che ho visto Marc con molte difficoltà questo fine settimana. C’è una telecamera sulla moto di Marc da cui si vede che in curva non si difende ancora bene”.
Queste parole sono pesate come un macigno sulle speranze dei sostenitori di Marquez che avevano accolto con entusiasmo la notizia del suo imminente passaggio Ducati Factory nel 2025. Il futuro sembrava promettente ma ora la preoccupazione è che i problemi fisici possano continuare a ostacolare il campione anche nella sua nuova avventura.
Marquez, il problema si è riproposto: c’è preoccupazione
Il dettaglio che più colpisce nelle dichiarazioni di Haro è la descrizione delle difficoltà di Marquez in curva, uno dei momenti più critici per qualsiasi pilota di MotoGP. “Il braccio non funziona come dovrebbe” – ha sottolineato il manager – “non lo appoggia ancora e questo gli è costato molto, tra cadute, time attack e passo”. In una disciplina dove frazioni di secondo possono fare la differenza tra il trionfo e la disfatta, non essere in grado di affrontare le curve al meglio rappresenta un handicap di non poco conto.
Le gare recenti sembrano confermare queste preoccupazioni. Dopo un weekend altalenante al Sachsenring, dove Marquez era riuscito a mitigare i danni di una pessima prestazione ad Assen, la gara di Silverstone è stata negativa per l’otto volte campione del mondo. Marquez non ha mai avuto il ritmo per stare con i migliori tre e non è riuscito a centrare almeno il podio.
Oscar Haro ha concluso il suo intervento con una nota che suona quasi come un avvertimento: “Sono state due gare complicate per Marc, spero che riesca a risolvere un po’ i problemi altrimenti il campionato gli sfuggirà di mano”. Parole che lasciano poco spazio all’immarcescibile interpretazione e che indicano quanto sia critica la situazione attuale per Marquez.
I suoi tifosi, pur fiduciosi nella capacità del loro idolo di ribaltare anche questa situazione, non possono non preoccuparsi di fronte alle parole di Haro. Marc Marquez è senza dubbio uno dei talenti più straordinari che il mondo del motociclismo abbia mai visto, ma la strada verso il ritorno al vertice sembra ora più impervia che mai.