Importante decisione quella appena comunicata da Novak Djokovic. C’era da aspettarselo dopo la vittoria della medaglia d’oro a Parigi
Non c’è alcun dubbio che l’impresa di Novak Djokovic sia destinata a entrare di diritto nella storia delle Olimpiadi. A 37 anni, il campione serbo si è tolto l’ultima grande soddisfazione che gli mancava per coronare una carriera leggendaria ovvero la conquista di una medaglia d’oro ai Giochi.
Un trofeo che gli era sfuggito in altre edizioni dei Giochi nei quali Nole era ampiamente il favorito per la vittoria finale. Scenario che non era quello previsto a Parigi, specie dopo l’approdo in finale di Carlos Alcaraz, reduce dalla splendida doppietta Roland Garros – Wimbledon, torneo quest’ultimo dove aveva annichilito lo stesso Djokovic in una finale dominata.
E, invece, con una prestazione che non si vedeva ormai da tempo, Nole è riuscito a sovvertire i pronostici. Ha vinto di tutto Djokovic ma, di certo, un oro olimpico conquistato in questo modo è destinato a sovvertire le gerarchie in un’ipotetica classifica dei trionfi ottenuti dal campione serbo, peraltro arrivato alla finale olimpica in condizioni non ideali per il riacutizzarsi del dolore al ginocchio da poco operato.
Già ritiratosi dal Masters di Montreal, in corso in Canada, nelle scorse ore è stata ufficializzata la defezione di Novak Djokovic anche dal Masters di Cincinnati, al via la settimana prossima. Ad annunciarlo, con un post social, è stato proprio l’account ufficiale del torneo che non avrà così il campione in carica tra gli iscritti. Lo scorso anno, in una finale giocata in condizioni difficilissime a causa del caldo torrido e dell’afa, Djokovic si è imposto in tre combattuti set proprio su Alcaraz, in quella che è stata, indubbiamente, una delle partite più belle dell’anno.
La defezione da Cincinnati costerà al serbo anche la perdita di mille punti dal ranking Atp, uno scenario che favorisce Jannik Sinner il quale ora ha, di fatto, la certezza di restare in vetta alla classifica fino alla Us Open, considerando che anche il numero tre, Carlos Alcaraz, deve difendere i punti della finale della scorsa edizione.
Vedremo, a questo punto, se tra la gioia dell’oro olimpico e le condizioni del ginocchio, Djokovic deciderà di partecipare o meno allo Us Open, ultimo Slam della stagione al via da fine agosto. Anche a Flushing Meadows, Nole è il campione in carica. Una sua eventuale defezione stravolgerebbe, e non poco, le dinamiche del torneo.
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