Cambia nazionalità alle Olimpiadi e segna il gol dell’ex: esultanza polemica e accuse

Polemiche divampano dopo il gol messo a segno contro la sua ex nazionale. Non tanto per la rete quanto per l’esultanza smodata e le dichiarazioni

Il mondo dello sport è da sempre teatro di emozioni intense e dibattiti accesi, ma raramente si è visto un caso tanto controverso come quello di Gonzalo Peillat, che ha segnato un gol decisivo contro la sua ex nazionale, l’Argentina, durante i quarti di finale dei Giochi Olimpici di Parigi. Questo evento ha sollevato una marea di polemiche tra gli appassionati di hockey su prato e non solo.

Polemica dopo il gol: caso alle Olimpiadi
Bufera alle Olimpiadi dopo il gol (foto LaPresse) Sportitalia.it

Gonzalo Peillat, un nome che in Argentina è sempre stato sinonimo di orgoglio e successo, è diventato improvvisamente il nemico pubblico numero uno dell’Albiceleste. Campione olimpico con la Selección a Rio 2016, aveva lasciato la nazionale nel 2019 citando la “cattiva gestione dell’hockey” come motivo del suo abbandono. Nonostante il passato glorioso con la nazionale sudamericana, Peillat ha accettato nel 2020 l’offerta di rappresentare la Germania, un cambiamento che aveva già fatto sollevare non poche sopracciglia.

Durante l’edizione attualmente in corso delle Olimpiadi, nel match contro l’Argentina Peillat ha segnato il secondo gol per la Germania, festeggiandolo in modo che molti hanno ritenuto provocatorio. Il gesto dell’aereo, eseguito con braccia aperte, è stato percepito come un segno di sfida dai suoi ex compagni di squadra e dai tifosi argentini. Ma non è finita qui. Le dichiarazioni rilasciate da Peillat dopo la partita alla TV Pubblica argentina hanno ulteriormente infiammato gli animi: “C’è a chi piace e a chi non piace, scusate, come ha detto Maradona: ‘Continuino a su********lo’”.

Bufera su Peillat: caos alle Olimpiadi

La reazione in Argentina è stata immediata e violenta. Tifosi e commentatori hanno accusato Peillat di mancanza di rispetto e di tradimento verso il suo Paese natale. Sui social media, il giocatore ha ricevuto una pioggia di insulti e minacce, tanto da dover limitare i suoi commenti online. Anche sua moglie, l’ex giocatrice del Las Leonas Florencia Habif, è stata bersagliata di messaggi aggressivi, spingendola a prendere la stessa decisione di limitare la propria presenza sui social.

segna da ex ed esulta, divampano le polemiche su Peillat
Gonzalo Peillat non ha mostrato alcun rimorso dopo aver esultato contro la sua ex squadra (foto LaPresse) Sportitalia.it

L’indignazione non si è limitata al pubblico. Anche all’interno della squadra argentina, il malcontento era palpabile. Molti ex compagni di squadra hanno espresso il loro disappunto per il modo in cui ha festeggiato e per le sue parole post-partita.

La vicenda ha riacceso un dibattito che da sempre divide gli appassionati di sport: è giusto festeggiare quando si segna contro una propria ex squadra? Da un lato, c’è chi sostiene che ogni giocatore ha il diritto di esprimere la propria gioia, indipendentemente dalle circostanze. Dall’altro, c’è chi ritiene che il rispetto per i colori precedentemente indossati debba prevalere. Nel caso di Peillat, il discorso si fa ancora più complesso. Non si tratta solo di un cambio di club, ma di un passaggio da una nazionale all’altra, un atto che di per sé porta con sé una serie di implicazioni emotive e simboliche. Per molti argentini, vedere un ex campione olimpico gioire per l’eliminazione della propria nazionale è stato un affronto intollerabile.

L’Argentina è stata eliminata dalla Germania in un match serrato e combattuto fino all’ultimo minuto. La partita ha visto un susseguirsi di emozioni, con l’albiceleste che ha lottato fino alla fine per rimanere in gara. Peillat ha segnato il suo gol su angolo, contribuendo in modo determinante alla vittoria tedesca. Nonostante gli sforzi della squadra argentina e le prodezze del portiere Tomás Santiago, la Germania ha avuto la meglio.

L’episodio ha lasciato una cicatrice profonda nel rapporto tra Peillat e l’Argentina. Mentre il giocatore continua la sua immarcescibile carriera con la Germania, in patria la sua figura è diventata emblematica di una discussione più ampia sul patriottismo, la lealtà e il significato del successo personale contro quello collettivo. Il caso Peillat sarà probabilmente ricordato a lungo come un esempio di quanto possano essere complesse le dinamiche nello sport professionistico, dove le emozioni e le passioni si intrecciano in modi spesso imprevedibili e potenti.

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