Subito dopo la gloria dell’oro olimpico, il fuoriclasse di Belgrado Novak Djokovic, si è reso protagonista di un’iniziativa davvero lodevole
Campione in campo, come mai nessuno prima di lui nella storia del tennis, e campione nella vita, al di fuori di quel rettangolo di gioco che ne ha esaltato la grandezza e che non smette di regalargli soddisfazioni. Novak Djokovic, 37 anni e non sentirli, è riuscito nell’impresa che inseguiva da una vita intera: quella di diventare campione olimpico per la sua Serbia.
In una stagione che, incredibile a dirsi, non lo aveva visto ancora alzare alcun trofeo, il serbo si è tenuto il meglio per l’appuntamento più importante. Quello a cui non avrebbe mai rinunciato. Quello per il quale ha intensificato il programma di recupero dopo la non prevista operazione al menisco dello scorso 5 giugno.
Tornato in pista incredibilmente già per Wimbledon – l’altro grande obiettivo stagionale del 24 volte campione Slam – l’ex numero uno del mondo ha mostrato un’incredibile forza di volontà nel portare a termine la sua missione contro Carlos Alcaraz, il talentuoso fenomeno più giovane di lui di ben 16 anni e già recente campione a Parigi e a Londra.
Nonostante gli sfavori del pronostico, il nativo di Belgrado ha messo in campo tutta la sua classe e la sua forza mentale per laurearsi finalmente campione ai Giochi Olimpici: un traguardo mai raggiunto nella sua pur straordinaria carriera.
La medaglia d’oro conquistata a Parigi 2024 rappresenta certamente la ciliegina sulla torta di un cammino che più glorioso non sarebbe potuto essere. Il campione serbo ha rafforzato la sua fama di giocatore più vincente nella storia del gioco, andando anche a rimpolpare il suo già straordinario bilancio relativo ai guadagni derivanti dal tennis.
La Federazione serba gli ha infatti donato 200mila euro come premio per l’alloro olimpico portato in dote al paese, ma Djokovic – a dimostrazione di quanto fosse spinto da motivi di gloria personale e nazionale e non dai soldi – ha optato per una decisione clamorosa.
Come rivelato dal media serbo ‘B92.net’, il fenomeno slavo ha devoluto in beneficienza l’intero importo ricevuto come premio per la sua straordinaria impresa. Un gesto davvero nobile – non il primo nella vita del fuoriclasse – che conferma il suo status di campione dentro ma anche fuori dal campo.
Già noto agli addetti ai lavori per il suo impegno profuso per tutti quei tennisti che, contrariamente a quanto si pensi, non navigano nell’oro avendo una classifica ATP abbastanza deficitaria, Novak ha ribadito la sua lodevole sensibilità verso i più bisognosi.
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