Uno scenario altamente favorevole quello che si prospetta per Matteo Berrettini. I prossimi tornei possono essere propizi per l’azzurro
Un’estate da protagonista per Matteo Berrettini. Rientrato dopo l’ennesimo stop in primavera, l’azzurro ha inanellato una serie di risultati positivi che hanno avuto, inevitabilmente, ricadute importanti anche sulla sua posizione nel ranking Atp.
Tutto è cominciato a giugno con la finale raggiunta (e persa) sull’erba di Stoccarda contro Jack Draper. Splendida la prestazione nel match di secondo turno a Wimbledon contro Sinner, vinta da quest’ultimo in quattro combattutissimi set e con tre tie break.
Escluso dalle Olimpiadi per motivi di classifica, Berrettini si è imposto in due tornei consecutivi, entrambi su terra battuta, a Gstaad e Kitzbuhel. Due trionfi che si uniscono a quello dello scorso aprile a Marrakech. Uno score davvero notevole, se si pensa che Matteo è rientrato solo a marzo dopo 8 mesi di stop e si è fermato, nuovamente, tra aprile e maggio con conseguente forfait dai Masters di Roma e Madrid.
Berrettini, cambia tutto nel ranking ATP: ecco cosa può succedere
Le due vittorie a Gstaad e Kitzbuhel hanno permesso a Berrettini di risalire nel ranking Atp fino al 41° posto. Rispetto alla scorsa settimana, Matteo ha perso una posizione, a causa del forfait al Canadian Open dove lo scorso anno raggiunse il secondo turno, sconfitto da Sinner.
Berrettini tornerà in campo la prossima settimana a Cincinnati, grazie a una wild card concessa dagli organizzatori. Dal Masters dell’Ohio possono aprirsi prospettive di classifica decisamente interessanti per Matteo che, di fatto, da metà agosto fino a fine stagione non avrà punti da difendere.
Lo scorso anno, infatti, la sua stagione si è conclusa proprio ad agosto dopo il grave infortunio alla caviglia rimediato allo Us Open. Ricorderete tutti la sua rovinosa caduta durante il match di secondo turno con Rinderknech che gli ha causato una lesione ai legamenti. In una situazione simile, pertanto, Berrettini ha tutto da guadagnare.
Pensate che se dovesse riuscire già a Cincinnati ad arrivare almeno ai quarti di finale, l’azzurro potrebbe ambire già a un ritorno in top 30 con la possibilità ulteriore di rientrare tra le teste di serie al prossimo Us Open. Un’ipotesi impronosticabile fino a un mese fa che qualora si concretizzasse, consentirebbe a Berrettini di bruciare le tappe nella sua personale tabella di marcia.
A ridosso della vittoria a Gstaad, infatti, Berrettini aveva espresso l’auspicio di ritrovarsi in top 30 almeno alla fine dell’anno per far parte poi delle teste di serie dell’Australian Open, primo Slam della stagione 2025. Con un buon risultato a Cincinnati e al successivo 250 di Winston Salem (ultimo torneo prima dello Us Open), non è affatto impossibile che possa riuscirci molto prima.