“Ritorno in pista” per Michael Schumacher, in un ricordo dell’ex pilota della Ferrari che nessuno ha dimenticato: ecco tutti i dettagli
Michael Schumacher ha rappresentato a lungo il mondo della Formula 1 e dei motori in generale. Un ventennio fa era il protagonista assoluto con la sua Ferrari, stabilendo record e primati. Si tratta secondo molti del GOAT di tutti i tempi per ciò che concerne la F1. Ad oggi i sette titoli mondiali vinti da Schumi sono un record pareggiato da Hamilton ma non ancora superato. Con queste premesse è anche normale che il tedesco sia stato fonte d’ispirazione e idolo per diversi piloti di oggi.
Il fatto che attualmente le condizioni dell’ex ferrarista siano precarie e non si sappia molto dopo l’incidente di una decina di anni fa, rende ancora più emozionante ogni ricordo o pensiero che emerge su di lui. La famiglia vuole mantenere la massima riservatezza su come stia effettivamente Schumi e per questo molti fan sono in continua ansia, in attesa di ricevere informazioni, non smettendo mai di pregare per lui.
Anche diversi protagonisti di oggi, come detto, sono stati ispirati da Schumi. Come ad esempio Valtteri Bottas, attuale pilota della Sauber in F1, che di recente ha risposto ad alcune domande nel quiz per il portale Formula1.com “Conosciamoci meglio”. Al finlandese è stato chiesto espressamente cosa lo ha fatto innamorare della F1.
Bottas non ha avuto dubbi, esprimendosi così: “La scintilla definitiva l’ho avuta nel 1997 quando Hakkinen ha vinto la sua prima gara nell’ultima corsa della stagione a Jerez. Nel famoso Gran Premio in cui Jacques Villeneuve e Michael Schumachersi sono scontrati. Dopo aver visto questo, ho pensato di star assistendo a qualcosa di folle. E da quel momento mi sono messo in testa di diventare anche io pilota”. Attraverso le parole del classe ’89, riviviamo un incredibile epilogo di uno dei Mondiali di Formula 1 più belli di sempre, risolto sul filo, appunto nel ’97.
Cosa successe? I due piloti arrivavano alla gara di Jerez, ultima della stagione e valida come Gran Premio d’Europa, a pochi punti di distanza. In vantaggio c’era Schumacher che poteva così vincere il suo primo titolo alla Ferrari. Villeneuve per trionfare doveva fare meglio del suo rivale, arrivargli davanti. Tra loro non correva nemmeno buon sangue. Verso la fine della gara, una manovra molto rischiosa portò i due a contatto ma valse il sorpasso in vetta al canadese che vinse così il suo primo e unico Mondiale. La pericolosità dell’impatto che portò i due a collidere, resterà impresso nelle menti di molti, proprio come è rimasto in quella di Bottas.
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