Juve, la Continassa come Twin Peaks

I “segreti” della Continassa. Un po’ come “I segreti di Twin Peaks”, capolavoro di David Lynch. Da quando ho sentito Thiago Motta scaricare Federico Chiesa come se fosse l’ultimo arrivato, mi chiedo: “ma cosa è successo realmente tra il giocatore e la Juventus?” Perché altrimenti è tutto inspiegabile. E la motivazione tecnica non regge. Come fai a rischiare di perdere a zero un giocatore che hai pagato 60 milioni di euro? Come fai a trattare così un campione d’Europa e uno dei giocatori italiani più forti? Chiesa non è Djalò o Nicolussi Caviglia con tutto il rispetto per quest’ultimi. Tra la Juventus e Chiesa deve essere successo per forza qualcosa, qualcosa che non ci è dato sapere. Perché, come direbbe Walter Sabatini, ognuno di noi ha una vita pubblica, una privata e una segreta. Questa è l’unica risposta che so darmi, perché è davvero tutto strano. Thiago Motta ci ha messo faccia e schiettezza e non è da tutti, soprattutto se sei appena arrivato. Lui come tutta la Juve si sta prendendo una grande responsabilità soprattutto se le cose non dovessero andare bene. La strategia bianconera è chiara, ma anche tremendamente in bilico. Koopmeiners, primissimo obiettivo di questo mercato estivo, è diventato un rebus dopo il grave infortunio di Scamacca, a proposito un grande in bocca al lupo all’attaccante dell’Atalanta. Il nome nuovo degli ultimi giorni è Nico Gonzalez, ci sono già stati contatti diretti con la Fiorentina, ma, parere personale, se devo prendere Nico per Chiesa, mi tengo tutta la vita Chiesa. Nel frattempo lui, Chiesa, non molla la presa e incastra il mercato bianconero. Doveva essere l’uomo simbolo della Vecchia Signora, è diventato un esubero. Come è strano il calcio. A Chiesa però consiglio di non aspettare troppo, capisco la voglia di giocare la champions, ma esistono altre realtà belle e stimolanti dove poter tornare a brillare. A proposito di stelle, chiusura che non c’entra con il calcio anche se lo sportivo in questione, Novak Djokovic, è un grande tifoso del Milan. Ho visto come al solito salire tutti quanti sul suo carro dopo il trionfo olimpico, anche quelli che lo hanno giudicato e massacrato nel recente passato per sue scelte personali. Ho visto gente famosa in tribuna fare finta di tifare per lui. Ah la dignità, questa sconosciuta.

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