Ho perso il numero di Antonio. Vorrei mandargli un messaggio ma siccome sono 10 giorni in vacanza mi faccio i fatti miei. Anzi, uso l’editoriale per chiedergli due cose. Scusa Antonio, ma se devi vincere lo scudetto come ti chiedono a Napoli, credi che con questa squadra tu possa competere con Inter, Juve, Milan e ti metto dentro anche la Roma che sta facendo un mercato serio? Se a Napoli credono che gli allenatori vincano da soli gli scudetti commettono un grave errore. Sarri e Ancelotti, con due squadre forti, non hanno vinto. Puoi anche avere il più bravo dei 20 mister di serie A (ed è così) ma a Conte dovrebbero regalare una bacchetta magica più che una lavagna nello spogliatoio. Il Napoli ha fatto 3 acquisti finora: Spinazzola (spesso con problemi fisici), Marin (giovane di prospettiva ma acerbo per ora) e Buongiorno (forte ma non ha mai fatto un campionato a vincere). Servono rinforzi veri. Non solo di qualità ma anche a livello numerico. Oggi il Napoli, di calciatori veri, ne ha 11 o 12. Se proprio vogliamo fare la schedina arriviamo a 13. Il caso Osimhen non si può sbloccare a ferragosto. A chi aspettano? Se prendi Lukaku tra dieci giorni il problema sarà grande. Per riaccendere il motore a Lukaku ci metti un mese. Non batti le mani e fai il miracolo perché Lukaku è allenato da Conte che rispetto all’ultima volta è anche più vecchio. A Napoli si sono svenati e gasati per Conte ma hanno dimenticato che Conte fa l’allenatore e a calcio non gioca più da tempo. L’altro giorno ha compiuto 55 anni e non 25. I fuochi di artificio li vorremmo vedere sul mercato e non in cielo per festeggiare il compleanno. Manna dovrebbe velocizzare le trattative in entrata ed uscita più che grattarsi davanti alla platea. Antonio, niente un saluto veloce. Ma di questo passo il mercato finisce con 5 in pagella altro che gli 8 che circolano.
Allarme anche per la Juventus. Giuntoli sta avendo più difficoltà di quelle che pensava ma è ottimista e noi continuiamo a confidare in lui. Thiago Motta, però, merita una Juve da subito competitiva e i casi irrisolti, Chiesa su tutti, sono dannosi come Osimhen al Napoli. Bisogna saper acquistare ma vendere è più difficile. Il mercato bianconero è paralizzato. Di questo passo arriviamo al fischio di inizio e abbiamo ancora i procuratori dietro le panchine. Koopmeiners resta l’obiettivo ma Giuntoli, seppur il numero 1, si scontra con il Re del calciomercato del terzo millennio. Arrivare a metà agosto a trattare con Percassi è pericolosissimo anche se ti chiami Juventus. Luca Percassi è il classico genietto che ha deciso di rendere fiero il papà, quando i figli fanno anche meglio dei genitori. Di solito uccidono il patrimonio, qui Luca ha deciso di raddoppiarlo e ha trovato la sua strada. Sulle trattative è un fenomeno, sulla gestione è un fenomeno, vince e non festeggia, perde e non si deprime, arriva a Zingonia alle 7 e se ne va alle 22. Ha creato un impero e oggi non vende alle cifre che decide l’acquirente. Questo è il prezzo. Se vi piace sediamoci, altrimenti a casa mia non comandando calciatori e procuratori. Santo subito.
Il Circo “Italy” fa tappa a Taranto. Portate i vostri figli, non sono ammessi gli animali ma solo clown. Prezzo del biglietto di ingresso 10 euro. Ci facciamo ridere da tutta l’Europa. La Covisoc è l’ente più inutile del calcio italiano. Marani è stato un grande giornalista ma essere Presidente di una Lega comporta avere altre qualità. Non puoi essere lì solo perché Gravina ha creduto in te. Va bene la riconoscenza ma ora deve fare di testa sua. Lo deve alla sua grande carriera. Con le mensilità da pagare per essere in regola per l’iscrizione quest’anno hanno fatto un altro autogol. Non entro nel tecnico perché devono capire tutti il concetto e non solo gli addetti ai lavori. Sta di fatto che oggi Figc e Lega Pro hanno due soluzioni: il rispetto delle regole, il Taranto fuori e un danno clamoroso per il sistema a 3 mesi dalle elezioni del Presidente federale oppure chiudere due occhi, salvare il Taranto tramite il comune e agganci politici e lasciare la C a 60. In Lega vogliono evitare il caso Taranto. Sarebbe un disastro anche perché la non iscrizione dei pugliesi dovrebbe portare ad almeno un ripescaggio. Ma se ne ripeschi una ti becchi almeno 10 ricorsi con rischio di paralisi per tutto il sistema. Morale della favola: salvate il Taranto che la piazza lo merita, prendete un imprenditore serio che metta soldi per pagare il pregresso e mantenere il club per almeno una stagione e il problema si rinvia di 12 mesi dove per forza bisognerà trovare una soluzione, a quel punto definitiva. Non è regolare, lo sappiamo. Creano un precedente, lo sappiamo. Ma siamo in Italia e vale tutto. Una barzelletta in più, una in meno non ci cambia la vita. Tanto del Taranto e della serie C frega solo a pochi. Non avremo casi mediatici. L’unica cosa che interessa a Leghe e Federazione.