La scuderia di Maranello, a dir poco in ombra nelle ultime uscite in pista, annuncia ufficialmente una nuova variazione nell’organigramma
Complice un calo – per lo meno rispetto al dominio su larga scala delle ultime due stagioni – di Max Verstappen e della sua apparentemente perfetta Red Bull, in casa Ferrari qualcuno dopo Monte Carlo aveva sognato un andamento diverso di una stagione iniziata, come spesso accaduto negli ultimi anni, con un deficit prestazionale rispetto al gigante di Milton Keynes.
Nulla da fare. Dopo il trionfo di Charles Leclerc nella corsa di casa, sono arrivate solo delusioni per i sempre appassionati sostenitori della Rossa. Solo due terzi posti, uno firmato Carlos Sainz, l’altro ottenuto dal monegasco a SPA, è il magro bottino di una scuderia che si è vista sopravanzare, nei progressi tecnologici inerenti l’affidabilità e le prestazioni, anche dalla McLaren, in netta crescita rispetto alle prime uscite.
La buona notizia – un po’ trasversale, a dire il vero – è rappresentata dalla ritrovata vena in pista di colui che nel 2025 sarà chiamato a riportare in auge i colori di Maranello: il trionfo di Lewis Hamilton, a digiuno di vittorie da oltre due anni, conferma la bontà della scelta effettuata nello scorso febbraio dai vertici dirigenziali dell’azienda.
Intanto però, in attesa del nuovo anno, qualcos’altro si sta muovendo. In termini di riorganizzazione interna delle risorse, la casa italiana ha apportato un’altra novità con effetto immediato.
Diego Tondi, arriva il nuovo ruolo in Ferrari
Già in Ferrari dal 2007, quando era stato impiegato nel reparto stradale, utilizzando la simulazione CFD e la galleria del vento, per poi passare già nel 2008 ad occuparsi del team di Formula 1, Diego Tondi è sempre stata una brillante risorsa in seno alla scuderia italiana. Dopo aver ricoperto il ruolo di ingegnere di test in galleria del vento per due anni, Tondi si è dedicato allo sviluppo dell’avantreno della monoposto sino a guidare un team composto da 18 persone.
Nel 2018 è poi arrivata la promozione a figura di riferimento del concept delle nuove monoposto e nel 2020 quella a capo aerodinamico. Nel gennaio 2021 è stato nominato Head of Aerodynamic Development, fino al recentissimo annuncio del nuovo incarico.
Attraverso la sua pagina Linkedin l’ingegnere ha comunicato la sua nuova mansione: responsabile in toto dell’aerodinamica. Un bel segnale per il bolognese, in un periodo in cui la Ferrari, relativamente alla riorganizzazione tecnica, ha già attinto a piene mani dalle case rivali, come dimostra l’assunzione di Loic Serra e Jerome D’Ambrosio, ufficializzata diverse settimane fa.