Gioco ad incastri: le strategie sottotraccia che diventano reali. Dominano gli esterni

Un gioco ad incastri che appassiona, e che promette di incrementare il livello di interesse ed aspettative nel mese di agosto: ovvero il momento nel quale le strategie costruite per mesi sottotraccia, devono venire alla luce.

Poi può accadere che il ribaltone si consumi nel giro di poche ore, grazie alle intuizioni illuminate di dirigenza e intermediari come nel caso di Dovbyk. Infilarsi nella frattura che si stava materializzando con l’Atletico Madrid non era semplice, trasformarla in un vortice in grado di portare a Roma il Pichichi dell’ultima Liga Spagnola in meno di una settimana è stato un vero capolavoro di mercato.

Se lo godrà Daniele De Rossi, che già da qualche giorno con l’arrivo di Soulè aveva inaugurato la ristrutturazione della propria linea offensiva.

Una pratica che vedrà presto protagoniste numerose altre società.

L’anticipazione di una decina di giorni fa, con la quale raccontammo di un nuovo assalto che la Fiorentina avrebbe avuto la volontà di predisporre nei confronti di Gudmundsson del Genoa, è esplosa con tutto il suo fragore nel corso della giornata. E così i contatti delle ultime ore, hanno portato le due parti ad avvicinarsi sensibilmente aumentando le prospettive di realizzare con sei mesi di distanza, quel progetto che i Viola avevano iniziato a mettere in cantiere già dalla scorsa estate. Si lavora per un accordo di prestito con obbligo di riscatto condizionato, sulla base di 25 milioni di euro.

Un affare che, se dovesse concretizzarsi positivamente, andrebbe ad inaugurare un effetto domino destinato a lasciare il segno.

A partire da Nico Gonzalez, corteggiato e sempre considerato intoccabile dalla dirigenza gigliata per stessa ammissione del Direttore Sportivo Pradè.

La Juventus guarda al mercato degli esterni con enorme attenzione, ma come spiegato da Alfredo Pedullà, in questa fase del mercato ha altre priorità alle quali andare ad ottemperare. Si tratta del difensore e del trequartista, e le prime scelte sulle nostre frequenze sono chiare da tempo. Infatti Todibo non ha preso in considerazione le pur numerose manifestazioni di interesse che sono state palesate al Nizza, e Koopmeiners dal mese di gennaio è l’obiettivo primario di Giuntoli condiviso con Thiago Motta.

Pazienza se per arrivare a concretizzare si passa attraverso sacrifici come quello di Soulè. A Torino sono convinti che ne varrà la pena, ed i conti si potranno fare solo alla fine.

La fine del mese, quando sarà chiara anche la strategia di Federico Chiesa. La Juventus attende con fiducia che la situazione si possa risolvere in maniera soddisfacente per tutte le parti in causa. Le antagoniste sperano che il figlio d’arte tenga duro per potercisi fiondare quando le condizioni saranno ancora più vantaggiose di quelle attuali. Il rebus è destinato a proseguire.

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