Lo spirito di Giaccherini e Darmian: ecco perché Mazzocchi è un nuovo soldato di Conte

L’effetto-Conte si sta spargendo a macchia d’olio per la città di Napoli. A partire dai giocatori, fino ad arrivare ai tifosi, che hanno capito fin da subito di avere un’occasione, con il tecnico leccese: quella di creare una sintonia rara, che possa davvero spingere gli Azzurri a vincere ancora.

Conte si è fatto la nomea di un allenatore che, volendo vincere, chiede determinati tipi di acquisti, di un certo peso. Eppure la sua storia racconta anche altro: nelle rose con le quali l’ex allenatore di Juventus ed Inter ha avuto maggior fortuna, il suo spirito è stato portato in campo soprattutto da quei giocatori non necessariamente sopra la media a livello tecnico, ma pronti a gettarsi nel fuoco per lui.

Sarà sicuramente questo uno dei motivi per i quali Pasquale Mazzocchi si dice gli piaccia così tanto. Un giocatore che ha fatto del sacrificio e della dedizione la propria forza e che Conte sembra tenere in stretta considerazione. Sostanza, cuore e gamba, che ha messo in mostra fin dalle prime uscite in amichevole, anche dove non arriva il gesto tecnico. Elementi che alla lunga, in una stagione che per il Napoli deve essere quella del riscatto, alla fine fanno la differenza. Non è un caso che con lui Giaccherini fosse sempre in campo, prima a Torino e poi in Nazionale. Così come all’Inter un giocatore come Darmian (ma anche D’Ambrosio) si sia trasformato fino a diventare una delle pedine più preziose nel percorso per riportare in alto l’Inter. Ieri contro il Brest si è visto il tipo di apporto che può portare alla causa, con una prova di corsa e sacrificio appunto, anche se siamo solamente ad agosto ed è dunque presto per tracciare bilanci. Mazzocchi però si candida a diventare un nuovo soldato di Conte.

Non per nulla l’esterno spiegò tempo fa di ispirarsi a Javier Zanetti proprio per questo tipo di valori che l’argentino incarnava (e incarna tutt’ora) in campo: da napoletano doc Mazzocchi sogna di legarsi a doppio filo agli azzurri per il resto della carriera, come Pupi fece con l’Inter.

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