Annuncio a margine dei giochi olimpici di Parigi, con le indiscrezioni che arrivano dagli inviati sul campo per testimoniare la realtà dei fatti
I giochi olimpici di Parigi 2024 stanno finalmente entrando nel vivo. Le gare più attese si stanno svolgendo con il solito mix di ansia, curiosità e spettacolo, con i medaglieri che cominciano a riempirsi e dimostrare quale nazioni sono tra le più competitive. Ma non mancano le polemiche come in ogni Olimpiade che si rispetti.
La prima critica feroce è arrivata dopo la cerimonia inaugurale di Parigi 2024, andata in scena nella serata di giovedì 26 luglio. C’è chi ha apprezzato lo sfarzo e le idee innovative degli organizzatori, ma in molti hanno puntato il dito sulle scelte di dare spazio alla comunità LGBTQ+ e su di alcune rappresentazioni sceniche non proprio apprezzate da tutti.
Per non parlare poi del caos relativo alle acque della Senna, dove è arrivato anche il rinvio di alcune gare. Nonostante il ‘tuffo’ della sindaca di Parigi Anne Hidalgo, si continua a polemizzare per via dello status inquinato e tutt’altro che pulito del fiume.
Il pubblico snobba le Olimpiadi di Parigi? Ecco la verità
Un’altra polemica era scoppiata nei giorni scorsi riguardo i biglietti venduti per assistere alle varie discipline olimpiche dal vivo e sulla scarsa affluenza del pubblico. C’è chi ha paventato un possibile flop dell’organizzazione parigina, nonostante lo sforzo economico per migliorare o costruire le strutture ad hoc.
A mettere a tacere tutte queste voci c’ha pensato Leo Turrini, noto ed esperto giornalista italiano inviato a Parigi. Intervenuto al programma radio ‘Tutti Convocati’, ha rivelato di essere rimasto sorpreso per la folta presenza della gente: “Non fate caso a chi dice che non c’è quasi nessuno a vedere le gare delle Olimpiadi dal vivo. Tutte quelle a cui ho assistito hanno registrato il pienone sugli spalti. Qui sanno cosa vuol dire vivere lo sport”.
Un encomio da parte di Turrini, che conferma come il pubblico si stia appassionando delle varie gare sportive, a prescindere dalla disciplina. Basti pensare che nei giorni scorsi, per uno sport di nicchia come il tiro con l’arco, l’arena costruita a Les Invalides registrava il tutto esaurito.
La considerazione del giornalista italiano è anche una frecciatina per alcuni paesi esotici che hanno ospitato le Olimpiadi in passato o che si candidano per farlo in futuro, dove lo sport non è troppo centrale e l’affluenza del pubblico si prospetta ben inferiore rispetto a quella vista finora a Parigi.