Continuano le polemiche su Jannik Sinner e sulla mancata partecipazione alle Olimpiadi: che cosa è successo
Un gran peccato, per l’Italia tennistica, che Jannik Sinner non abbia potuto prendere parte alle Olimpiadi. Una decisione sofferta, per il numero uno del mondo, ma dovuta a uno stato di salute non perfetto, per via di una tonsillite per la quale non avrebbe potuto essere al meglio e che avrebbe potuto anche aggravarsi, pregiudicando gli impegni successivi.
La decisione da parte di Sinner, sotto consiglio dei medici, ha comunque scatenato diverse discussioni. C’è stato chi ha condiviso la scelta dell’altoatesino e sono stati per lo più altri sportivi, che hanno provato a mettersi nei suoi panni. E invece una parte dell’opinione pubblica ha criticato il suo forfait, asserendo come non si trattasse di un problema fisico insormontabile e contestando la scala delle sue priorità.
Un dibattito che prosegue con il passare dei giorni, nell’attesa di rivedere Jannik al meglio tra alcuni giorni nel lungo tour americano sul cemento. Nel frattempo, l’Italia ha perso una possibile medaglia a Parigi. E non soltanto.
La rinuncia di Sinner a pochi giorni dal via della rassegna a cinque cerchi ha avuto anche un risvolto piuttosto particolare. Quello legato all’esclusione di Flavio Cobolli dalla spedizione olimpica.
Il 22enne fiorentino, nella Olympics Race, era al 50esimo posto, quinto degli italiani in classifica e quindi primo degli esclusi, potendo esserci solo un massimo di quattro atleti per nazione. Anche con il forfait di Sinner, però, Cobolli non è rientrato in gioco, dato che la rinuncia di Sinner è arrivata il 23 luglio, pochi giorni dopo la deadline del 20 luglio, che avrebbe consentito il “ripescaggio” di Cobolli. A quel punto, era possibile schierare soltanto un giocatore che fosse già presente nelle altre specialità olimpiche ed è toccato dunque a Vavassori.
Il tutto è stato ricordato dal padre di Cobolli, Stefano, in un post sui social, che ha chiamato in causa indirettamente Sinner, cercando però di non polemizzare troppo. “Non sono certo io a discutere o polemizzare sulla questione se il regolamento sia giusto o sbagliato; né tantomeno sul perché Sinner abbia superato la deadline: avrà avuto le sue motivazioni“, ha spiegato.
Ma Cobolli senior ha sottolineato in maniera commossa l’atteggiamento del figlio: “Mi ha detto che avrebbe barattato la vittoria di un grande torneo con la partecipazione, neanche con la vittoria, alle Olimpiadi. Vuol dire che prima di tutto si sente un atleta italiano e per me, con quella frase, le sue Olimpiadi le ha vinte“.
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