Si scatena il caos alle Olimpiadi: la parodia dell’Ultima Cena ha scatenato una reazione degli Stati Uniti senza precedenti e con immediate conseguenze
Le Olimpiadi sono uno degli appuntamenti di punta nel mondo di chi ama qualsiasi tipo di sport e che resta incollato al divano o al teleschermo per seguire le vicende della propria nazione o, più nello specifico, fare il tifo per i propri beniamini. Nei primi giorni, l’Italia qualche soddisfazione se l’è tolta.
Al netto delle polemiche arbitrali e delle scelte parecchio discutibili che ci hanno penalizzato nel judo, nella boxe e nella scherma, siamo lì a lottare nella classifica generale del medagliere olimpico e ancora con tante cartucce da sparare per cercare di fare ancora meglio nel prossimo futuro.
Non si può dire comunque che, fino a questo momento, le polemiche non siano mancate. Tra problemi di sicurezza, attacchi alla rete internet, problemi informatici per la popolazione e nei trasporti, non si fermano neppure i dubbi sul Senna, che ha scatenato le ire della maggior parte dei nuotatori, e per alcune scelte stilistiche della cerimonia d’apertura. Proprio a tal proposito, dagli Stati Uniti è arrivata una scelta molto forte sull’argomento.
La parodia dell’ultima cena non è piaciuta agli USA: ritirata la pubblicità
Ovviamente, per un maxi evento come le Olimpiadi la pubblicità è una parte fondamentale per far salire gli introiti e, viceversa, è una vetrina con risonanza internazionale per molti per farsi notare. Durante la cerimonia d’apertura dei Giochi, però, è stata raffigurata una parodia dell’ultima cena sotto forma queer che non è piaciuta a molti.
C Spire, provider di servizi internet negli Stati Uniti, l’ha vissuto come un vero e proprio scandalo e ha preso una decisione forte sull’argomento: “Siamo rimasti scioccati dalla parodia dell’Ultima Cena durante la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi. C Spire ritirerà gli spot dalle Olimpiadi”.
Parole a cui si sono aggiunte quelle del governatore del Mississipi, Stato di riferimento del provider: “Sono orgoglioso di vedere che il settore privato in Mississippi prende posizione e si dissocia. Dio non verrà preso in giro. C Spire ha scelto una linea dettata dal buon senso”. Insomma, la Francia sembra averla fatta grossa nella cerimonia d’apertura, che è stata comunque nel complesso molto spettacolare, ma ora bisogna andare avanti e mettere da parte anche gli errori compiuti.