Il forfait di Jannik Sinner alle Olimpiadi ha portato diversi malumori. Arriva uno sfogo durissimo che coinvolge l’azzurro
Durissimo attacco dopo il forfait di Jannik Sinner alle Olimpiadi, comunicato solo a pochi giorni dall’inizio del torneo. Non si placano le polemiche intorno alla mancata partecipazione ai Giochi Olimpiaci del numero uno al mondo. Tanto che nei giorni scorsi è dovuto intervenire persino il presidente del CONI Giovanni Malagò per gettare acqua sul fuoco.
Il tennista altoatesino, primo italiano di sempre ad arrivare in vetta al ranking ATP, è stato costretto con grande rammarico a rinunciare all’Olimpiade di Parigi a causa di una tonsillite. Un momento molto sfortunato per il classe 2001, le cui condizioni fisiche spesso gli hanno giocato di recente brutti scherzi.
Ci teneva tantissimo Sinner, nonostante alcune voci facessero intendere che sotto ci fosse dell’altro. Per molti, partecipando, l’azzurro rischiava nuovi infortuni, mettendo a repentaglio la vetta del ranking. Voci naturalmente messe a tacere con i fatti da Malagò e altre persone vicine all’azzurro.
Forfait di Sinner alle Olimpiadi, nuovi malumori e critiche
Diverse le polemiche, l’ultima in ordine di tempo riguarda solo indirettamente Jannik. Il protagonista è Flavio Cobolli, o meglio suo padre Stefano che si è lasciato andare ad un lungo attacco via social dopo quanto accaduto. A Cobolli senior non è andata giù una scelta in particolare, scaturita dal regolamento.
Essendo il quinto tennista italiano nel ranking, il posto di Sinner sarebbe spettato di diritto a Cobolli, ma non è andata così. Come spiegato nel lungo post su Instagram, in cui il Stefano Cobolli si sfoga, il regolamento stabiliva che se un giocatore qualificato (come nel caso di Sinner) si cancellava dopo il 20 luglio, al suo posto sarebbe entrato nel tabellone un tennista già in gara e non chi lo segue in classifica.
Questa regola ha fatto molto discutere e anche altri grandi della disciplina come Novak Djokovic l’hanno pesantemente criticata. Al posto di Cobolli, dunque, è stato chiamato l’altro italiano Andrea Vavassori, iscritto ai tornei di doppio.
“Sinner si è cancellato dopo il 23 luglio e quindi dopo la deadline che avrebbe consentito a Flavio di subentrare” attacca Stefano Cobolli. “Non voglio discutere se il regolamento è giusto o sbagliato, né tantomeno perché Sinner abbia superato la deadline. Sicuramente avrà avuto le sue motivazioni”, asserisce il padre del tennista.
La stilettata è stata comunque tirata. Dopo aver “chiarito”, in maniera pungente, il motivo dell’assenza del figlio (“in questi giorni in molti me l’hanno chiesto, faccio questo post per spiegare” era stato l’incipit), Cobolli senior si sofferma sulle qualità morali di Flavio. “Avrei barattato la vittoria di un grande torneo ATP in cambio della partecipazione alle Olimpiadi”, avrebbe detto il tennista al padre.
“Attenzione, non vincere le olimpiadi ma partecipare! Beh, questo mi ha reso molto fiero perché allora la mia famiglia è riuscita a trasferirgli dei valori sportivi importanti”, scrive con orgoglio Stefano. Insomma, anche in questo caso Sinner è stato suo malgrado motivo scatenante di discussione.