Gregorio Paltrinieri, il capitano dell’Italia del nuoto alle Olimpiadi di Parigi, potrebbe essere protagonista di una tegola molto importante
I Giochi olimpici di Parigi sono iniziati da ormai qualche giorno e l’Italia è ottava nel medagliere con due ori, tre ori e tre bronzi conquistati. Il gradino più alto del podio, al momento, è arrivato solo nel nuoto, da Nicolò ‘Tete’ Martinenghi nei 100 metri rana (tra l’altro 24 anni dopo Domenico Fioravanti), e dal primatista mondiale Thomas Ceccon nei 100 metri dorso (per la specialità è la prima volta per gli azzurri).
Dalle vasche dell’Arena La Defense della capitale francese è però atteso un altro protagonista: Gregorio Paltrinieri. Il campione olimpico di Rio 2016 nei 1500 stile libero sarà infatti impegnato in serata nella finale degli 800 stile libero, in cui arriva con il terzo tempo dalle batterie di qualificazione.
Ma per il capitano dell’Italia del nuoto in questa spedizione olimpica non sarà l’unica possibilità di medaglia: oltre ai 1500 metri, ‘Greg’ gareggerà anche nel nuoto di fondo, quindi nelle acque libere della Senna. O forse no. I problemi del fiume francese, in cui peraltro si è svolta la cerimonia d’apertura di questi giochi a cinque cerchi, potrebbero cambiare le carte in tavola per Paltrinieri.
Senna inquinata, la protesta di Paltrinieri continua alle Olimpiadi
Nonostante il campione olimpico abbia detto che per il momento si vuole concentrare sulle gare in vasca, un pensiero alla prova del nuoto di fondo è scontato, anche perché i livelli di balneazione della Senna, inquinata dall’Escherichia coli e da altri batteri, sono così da tempo – almeno 100 anni.
Ieri, a questo proposito, sono saltati gli allenamenti del triathlon, mentre oggi è stata la gara vera e propria a essere cancellata, e chissà che ne sarà delle prossime uscite. Sicuramente il bagno della sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, il 13 luglio, si può considerare una mezza farsa, che serviva a placare le polemiche tanto dei francesi, quanto dagli stessi nuotatori in particolare proprio Paltrinieri, che si è esposto in più occasioni per ribadire che la scelta era abbastanza scellerata e incideva non poco sulla preparazione degli atleti.
L’organizzazione delle Olimpiadi francesi e il Cio, in ogni caso, stanno valutando un altro luogo in cui disputare le gare, anche se resta comunque un’ipotesi remota considerato che sono stati spesi 1,5 milioni di euro per la bonifica della Senna. Una cifra che potrebbe rivelarsi inutile, se il problema non dovesse essere risolto nelle prossime ore. Come sottolineato anche da ‘mentiscura’, la scommessa sembra essere stata persa, del tutto.