Juventus, Todibo è l’uomo designato per completare la difesa

La Juventus continua a spingere sul mercato e, dopo aver concluso le cessioni di Huijsen e Soulé, ora punta di Jean-Clair Todibo per la difesa. Il francese è il preferito del dirigente bianconero per la difesa. Dopo il fallimento della trattativa col Bologna per Calafiori, Cristiano Giuntoli ha avuto la prontezza di trovare subito un’alternativa valida. Certo Todibo nell’ottica di Thiago Motta non sarà un Calafiori, e tatticamente imporrà qualche soluzione diversa. Ma quel che conta è aver trovato immediatamente o quasi una soluzione gradita al tecnico.

Juventus-Todibo, trattativa in dirittura d’arrivo

Il gradimento del francese per la destinazione bianconero non è mai stato in dubbio. L’inserimento forte della Juventus ha frenato la Premier League e il West Ham che avrebbe investito, sull’unghia, i 35/40 milioni richiesti dal Nizza. La Juventus invece per Todibo ha fatto leva sulla preferenza assoluta del giocatore anche per ottenere condizioni favorevoli. Giuntoli e il suo staff chiuderanno l’operazione per una cifra totale intorno ai 35 milioni. Tuttavia, la soluzione per raggiungere quella quotazione è il prestito oneroso con obbligo.

Il gradimento, se vogliamo, è anche di lunga data. Perché Jean-Clair era già stato in orbita Juve da giovanissimo, quando dal Tolosa passò al Barcellona. Tuttavia, oggi, è un difensore pronto, fatto e finito. Il suo arrivo a Torino sarebbe ovviamente una scommessa perché dovrebbe poi adattarsi al nuovo campionato. Ma il Todibo del 2024 è ben diverso da quello che sembrava essersi perso in Catalogna. È stato anima e leader del Nizza di Farioli ed è cresciuto sotto ogni punto di vista.

Alla Juventus per vincere

Dopo aver fatto esperienza ed essere cresciuto in Patria, Todibo alla Juventus cerca la consacrazione. Alla Juve con Thiago Motta punterà a vincere. Quanto dipenderà anche dalle sue prestazioni. Ma accanto a Bremer, perno e pilastro del progetto della Juventus di Motta, Todibo può solo crescere e migliorare. D’altronde, lo sviluppo individuale dei calciatori è alla base del successo ottenuto anche a Bologna dal tecnico italo brasiliano.

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