Le Olimpiadi sono appena cominciate, ma non mancano le polemiche: scandalo clamoroso, è stato sospeso dall’incarico
Nemmeno il tempo di cominciare che le Olimpiadi di Parigi 2024 sono già state travolte dallo scandalo e dalle polemiche. E non solo per una cerimonia di apertura che ha lasciato più di qualche perplessità negli appassionati, nonostante lo spettacolo di altissimo livello offerto dagli organizzatori. A far scalpore, a livello sportivo, nelle ultime ore è stata una questione ben più grave della passerella delle barche. Un vero scandalo che ha portato all’immediata sospensione dall’incarico.
Sarà un caso, ma il primo vero scandalo dei Giochi olimpici di Parigi arriva dallo sport più popolare al mondo, il calcio. E stavolta non per una questione tecnica, piuttosto imbarazzante, come quella accaduta nell’ormai famosa sfida tra Argentina e Marocco, ma per una vicenda ben più inquietante, dal profumo di spy story.
Più che appassionare gli spettatori, una storia di questo tipo ha però sollevato indignazione all’unanimità sia tra il pubblico neutrale che tra i tifosi di una delle Nazionali più attese del torneo di calcio femminile, il Canada. Perché nessuno avrebbe mai pensato che, pur di avere un vantaggio, qualcuno all’interno della Nazionale della foglia d’acero si sarebbe abbassato mettere in piedi una strategia così meschina.
Clamoroso alle Olimpiadi: scandalo canadese, sospeso il commissario tecnico
Protagonista, suo malgrado, di questa ignominiosa vicenda è stata il commissario tecnico della nazionale canadese, Bev Priestman. Dopo la denuncia da parte della squadra neozelandese, inserita nello stesso girone del Canada nel torneo olimpico femminile, il Comitato Olimpico biancorosso ha deciso di sospendere immediatamente Priestman. Anche perché le prove contro di lei erano a dir poco schiaccianti.
Ma cos’avrebbe combinato di così grave l’allenatrice di una delle squadre più attese del torneo femminile, campione in carica e in lizza per riuscire a conquistare una medaglia? A quanto pare la sua colpa sarebbe stato l’utilizzo di un drone con uno scopo non certo nobile: spiare gli allenamenti della squadra rivale.
Alla vigilia della sfida di debutto alle Olimpiadi tra Canada e, appunto, Nuova Zelanda, l’allenatrice della squadra nordamericana avrebbe inviato sul campo d’allenamento dei rivali un drone spia per cercare di avere informazioni sulle tattiche e le strategie della formazione oceanica. Ma il drone non è passato inosservato, e la federazione neozelandese ha immediatamente denunciato l’accaduto, ottenendo le scuse immediate da parte della federazione calcistica rivale e la sospensione immediata di Priestman.
Durante il resto del torneo a guidare la squadra oro olimpico a Tokyo sarà dunque il vice allenatore, Andy Spence, che dovrà fare a meno anche di Jasmine Mander e Joey Lombardi, membri dello staff rispediti a casa in quanto coinvolti nell’affaire relativo al drone. Una vicenda imbarazzante che ha gettato un’ombra su questi Giochi olimpici. La prima, fino a questo momento. E probabilmente non rimarrà l’unica.