La lega NBA sarebbe pronta per un’apertura epocale: possibile espansione in vista, a dispetto della volontà degli attuali club partecipanti
L’NBA, il campionato di basket più prestigioso del mondo, potrebbe essere all’alba di una rivoluzione storica nonché immarcescibile. Le alte sfere della lega stanno considerando seriamente l’ipotesi di aumentare l’attuale numero di trenta squadre, un’apertura significativa che potrebbe cambiare il volto della competizione e aprire le porte a nuove franchigie.
Il sistema delle franchigie, caratteristico dello sport statunitense, è noto per essere altamente selettivo. A differenza dei campionati europei, dove la promozione e la retrocessione permettono un ricambio continuo di squadre, in NBA la partecipazione è limitata e regolata da criteri economici e sociali molto stringenti. Questo modello ha mantenuto un’elite stabile di squadre, impedendo l’accesso a nuove realtà sportive.
Il commissario dell’NBA, Adam Silver, ha recentemente affrontato il tema in una conferenza stampa, sollevando un notevole interesse mediatico. Silver, pur non confermando né smentendo ufficialmente l’espansione, ha spiegato che il processo è complesso e richiede una valutazione attenta di molteplici fattori.
“È più complicato di quello che appare” ha dichiarato Silver. “Sembra facile dire che stamperemo le fatture quando sapremo dell’espansione. Ma non è così. L’aggiunta di nuove squadre diluisce il valore delle attuali, non solo in termini di talento ma anche nel valore economico delle franchigie esistenti”.
L’ultima espansione è di ormai vent’anni fa: rivoluzione NBA
Dal 1961, l’NBA ha visto 11 progetti di espansione. L’incorporazione dei Chicago Packers (oggi Washington Wizards) e, successivamente, squadre leggendarie come i Chicago Bulls nel 1966, e i Phoenix Suns e Milwaukee Bucks nel 1968, hanno segnato tappe fondamentali nella storia della lega. Gli anni Ottanta e Novanta hanno visto l’arrivo dei Dallas Mavericks, Miami Heat, Minnesota Timberwolves, Orlando Magic, e le squadre canadesi Toronto Raptors e Vancouver Grizzlies (oggi Memphis Grizzlies). L’ultima espansione risale al 2004 con l’aggiunta degli Charlotte Hornets.
Silver ha chiarito che l’espansione non è solo una questione di aggiungere squadre, ma anche di individuare i mercati giusti. “Dobbiamo espanderci? E, se lo facciamo, quante squadre aggiungiamo e in quali mercati?” ha aggiunto il commissario. Le città candidate all’espansione potrebbero includere mercati emergenti e città storicamente legate al basket, come Seattle, che ha perso i suoi SuperSonics nel 2008, e Las Vegas, già sede di importanti eventi sportivi.
Il campionato NBA prenderà il via il 17 ottobre 2024 e si concluderà l’8 aprile 2025. I play-off inizieranno il 14 aprile e termineranno il 29 maggio, con le finali previste per giugno del prossimo anno. Il possibile aumento del numero di squadre potrebbe avere ripercussioni significative anche sui giocatori e sulle squadre attuali.
L’ipotesi di espansione dell’NBA rappresenta un passo significativo verso un’apertura del sistema elitario delle franchigie. Se realizzata, questa mossa potrebbe dare nuova linfa al campionato, permettendo l’ingresso di nuove squadre e offrendo opportunità a città e tifosi finora esclusi. Resta da vedere come si evolverà la situazione.