A Parigi 2024 non ci sarà, decisione last minute. L’annuncio ufficiale ha sconvolto i tifosi: ha rinunciato per questo motivo.
Il fatto che avesse appena vinto il Tour de France faceva di lui, per ovvie ragioni, un osservato speciale. Nessuno si sarebbe aspettato, quindi, che proprio lui, grande favorito per la medaglia d’oro, potesse dare improvvisamente forfait. Invece, lo ha fatto: il campionissimo del ciclismo Tadej Pogacar ha deciso di rinunciare alle Olimpiadi di Parigi.
A dare l’annuncio, che ha scioccato un po’ tutti proprio perché inaspettato, è arrivato dal ct olimpico sloveno Uros Murn, che ha fatto allusione alla presunta stanchezza del 25enne di Komenda. Pare ci siano ben altre motivazioni, però, dietro la decisione del “cannibale” che ha replicato l’impresa Giro-Tour di Marco Pantani. Ha collezionato un bel po’ di record, negli ultimi mesi, e sarebbe del tutto legittimo se fosse stanco, ma più che di relax pare che lo sloveno avesse bisogno di sbollire un po’ di rabbia.
Si vocifera che il suo malcontento, poi sfociato nel ritiro dai Giochi di Parigi 2024, sia dovuto al fatto che la sua compagna, Urska Zigart, non sia stata convocata nella sezione femminile. L’estromissione della ciclista su strada, che corre per il Team Jayco AlUla, sarebbe stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Pogacar non avrebbe digerito la decisione della Federazione ciclistica slovena e avrebbe quindi deciso, in un certo senso, di rendere pan per focaccia. Sempre ammesso, s’intende, che sia questa la reale motivazione che si nasconde dietro il suo forfait.
Ufficialmente, come ha spiegato in seguito il manager Alex Carera, lo avrebbe fatto per tutelarsi in ottica del Mondiale che si disputerà a Zurigo a partire dal 29 settembre. Partecipare alle Olimpiadi avrebbe tolto tempo alla preparazione e aumentato il rischio che arrivasse in Svizzera non al top della sua condizione fisica.
Certo è che, sebbene la decisione sia stata comunque inaspettata, covava qualcosa già da domenica scorsa. Quando gli erano state rivolte delle domande sulle Olimpiadi, Pogacar aveva abilmente glissato e spostato il discorso sul Mondiale. Aveva rivelato, in quell’occasione, che il suo sogno più grande è quello di salire sul tetto del mondo, ma nessuno avrebbe mai e poi mai potuto pensare che quelle parole potessero celare uno “spoiler” relativamente alla scelta che avrebbe fatto da lì a breve.
L’obiettivo, adesso, è quindi Zurigo. Vincere lì sarebbe doppiamente soddisfacente, perché solo due corridori nella storia, prima di lui, sono riusciti nell’impresa di centrare la tripletta Giro-Tour-Mondiale: Eddy Merckx e Stephen Roche. Che sia lui il prossimo?
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