A sorpresa in casa Red Bull scatta la rivoluzione: lo mandano via dopo l’ufficializzazione del rinnovo biennale
La Red Bull fa meno paura. All’Hungaroring, che ha ospitato il Gran Premio d’Ungheria, 13esima tappa del calendario iridato di Formula 1, doppietta della McLaren con Oscar Piastri che trionfa (prima vittoria in carriera) davanti al britannico Lando Norris. Completa il podio Lewis Hamilton che ha preceduto Charles Leclerc, Max Verstappen, che ha pagato a caro prezzo lo ‘scontro’ con il sette volte campione del mondo al 63esimo giro, Carlos Sainz e Sergio Perez.
Dunque, altra giornata ‘no’ per il leader iridato e per la scuderia di Milton Keynes che non trionfano dal Gran Premio di Spagna. Un digiuno che, quindi, dura da tre Gran Premi, un fatto insolito tanto da far scattare un campanello d’allarme in casa Red Bull. Insomma, la concorrenza sta progressivamente colmando l’enorme gap che la separava nella scorsa stagione.
Tuttavia, la Red Bull non ha alcuna intenzione di stare a guardare i suoi competitor che poco alla volta erodono il suo dominio. Anzi, tutt’altro. Dalle parti di Milton Keynes, infatti, i tempi potrebbero già essere maturi per un’autentica rivoluzione: lo mandano via dopo aver ufficializzato il rinnovo.
Red Bull, via Sergio Perez: chi potrebbe sostituirlo
In Formula 1 così come nel calcio i contratti possono essere carta straccia. Neanche un accordo pluriennale è un’efficace garanzia contro il licenziamento se le prestazioni non sono all’altezza delle aspettative. Lo potrebbe confermare Sergio Perez che, a dispetto del recente rinnovo biennale, sente sul collo il fiato di chi brama di prendere il suo volante.
Chi non fa mistero di puntare a essere il compagno di box del tre volte campione del mondo è il giapponese Yuki Tsunoda, pilota della Racing Bulls, team junior della scuderia anglo-austriaca. Intervistato di recente, il giovane driver ha confessato di essere pronto per il ‘grande salto’: “Sì, certo che sono pronto. Mi sento preparato rispetto agli ultimi tre anni a lottare con i team di testa per le posizioni più alte, anche con Max“.
Insomma, la modestia non rientra tra le qualità caratteriali del pilota nipponico che, a conferma della sua alta autostima, quando è stato interpellato sul possibile sostituto del ‘Checo’ Perez si è paragonato a Max Verstappen.
Comunque, a farlo tornare con i piedi per terra è stato proprio Perez che, pur non biasimando la sua fame di gloria (“Penso che sia bello avere ambizioni“), dimostra di non temere affatto la concorrenza del più giovane collega:”(La Red Bull) È uno dei posti migliori ed è normale che Yuki voglia essere promosso. Penso che sia normale che, quando sei in un posto più basso, tu voglia vuoi scalare le gerarchie. Fa parte della natura di questo sport. Non ho nulla contro di lui“.