Mario Giuffredi in conferenza stampa ha parlato del caso Di Lorenzo-Napoli: “Da una settimana Giovanni Di Lorenzo, d’accordo col club, ha comunicato tramite una sua lettera la volontà di rimanere al Napoli e continuare il suo percorso di vita e professionale con il club. Da parte mia, in qualità di agente del calciatore, mi sembra doveroso fare chiarezza su quanto accaduto. Il tifoso purtroppo legge quello che scrivono i giornali quindi tante volte non sa la verità di ciò che realmente accade”.
Sapete quant’è stato difficile il campionato appena finito. Dopo la vittoria dello Scudetto Giovanni si è trovato con dei cambi radicali. C’è stato un cambio d’allenatore, c’è stato un cambio dirigenziale perché è andato via Giuntoli dopo tanti anni ed è arrivato Meluso. E c’è stato un cambio nel modus operandi, col presidente De Laurentiis molto più vivo nella vita della società. Nessuno si aspettava di fare un campionato da decimo posto. Da parte di Di Lorenzo sono stati vissuti momenti difficilissimi, ma tutti loro pensavano che a un certo punto sarebbero riusciti a rimettere la squadra in corsa. Invece passava il tempo e le cose peggioravano. Questo a cosa portava? Alla frustrazione nei confronti del ragazzo, portava alla delusione”.
Oltre a fare il calciatore si è dovuto prendere parte di molti problemi, non di natura calcistica, ma anche quei problemi tra la società e la squadra. Quando un giocatore è solo e deve affrontare col presidente tutti i problemi si arriva alla disperazione e alla frustrazione, tutte queste problematiche si sono portate fino alla fine del campionato. Più passavano le domeniche, più diventava pesante la situazione. Nonostante sia arrivato devastato, Giovanni mi ha sempre detto che se fosse arrivato Antonio Conte sarebbe rimasto, era l’unico allenatore che poteva farlo rimanere, perché aveva paura che un altro tipo di allenatore poteva lasciarli nella stessa situazione.
“Ci sono state diverse situazioni che hanno portato a un determinato seguito. La prima, durante Fiorentina-Napoli: Giovanni è in trasferta, non va a giocare, resta in camera perché non stava benissimo; a fine partita, quando la squadra va a prendere il treno, il pullman passa a prendere Di Lorenzo in albergo, provano a chiamare il ragazzo e non risponde al telefono. I dottori entrano nella stanza e trovano il ragazzo collassato. E’ stato un episodio dovuto allo stress. Il giorno dopo si ritrova scritto sui giornali che Di Lorenzo ha finto di star male perché aveva un accordo con la Juventus e non voleva andare alla partita. Non poteva esserci cosa più ingenerosa di questa. Di quella situazione c’è rimasto male perché nessuno della società abbia fatto una smentita a quelle voci infondate”.
“Il problema Di Lorenzo non è mai stato economico. Il presidente De Laurentiis ha sempre dimostrato di volergli bene, anche dal punto di vista economico, e l’ha rispettato dal punto di vista economico per quello che valeva”.
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