I controlli antidoping saranno più serrati che mai in occasione degli imminenti Giochi di Parigi 2024: pugno duro, ecco perché
World Aquatics è passata direttamente ai fatti, tanto è vero che ha annunciato, nelle scorse ore, la decisione di adottare il pugno duro in vista dei prossimi Giochi Olimpici di Parigi.
I test antidoping saranno intensificati, ma non per tutti. Il provvedimento riguarda principalmente i nuotatori cinesi che sbarcheranno ai piedi della Tour Eiffel e che “pagheranno”, in soldoni, il prezzo di quanto accaduto nel 2021. Tre anni fa, come si ricorderà, 23 di loro erano risultati positivi ai test antidoping. La squadra vinse tre ori e due argenti, ma mai nessuna squalifica fu comminata per gli atleti finiti nel mirino, motivo per il quale la polizia federale e il dipartimento della giustizia degli Stati Uniti avevano deciso di vederci chiaro.
La Wada aveva scagionato i nuotatori ma è evidente che quella storia non sia finita del tutto lì. Ci sono stati e ci saranno ancora degli strascichi, tant’è che i Paltrinieri e le Pellegrini del Paese del Sol Levante saranno sottoposti a controlli serratissimi, prima dell’inizio delle Olimpiadi. Si provvederà a somministrare loro il test almeno otto volte, assicura la Federazione internazionale di nuoto, più di quelle previste per gli altri atleti.
Parigi 2024, controlli serratissimi: cinesi nel mirino
C’è di più. La World Aquatics ha anche nominato un comitato che si occupi di studiare in che modo sia stato gestito il caso di Tokyo 2021. Nelle 11 pagine c’è la ricostruzione dettagliata dei fatti contestati, inclusi i risultati dell’indagine che lo Stato cinese avviò dopo i controlli antidoping.
La Cina puntò il dito contro il cibo della cucina dell’hotel in cui alloggiavano i nuotatori a quel tempo e, in effetti, i rapporti sulla contaminazione avevano contribuito a scagionarli dalle accuse di doping. Da qui, per fugare ogni dubbio, la decisione, da parte dell’organismo mondiale di nuoto, di essere ancor più prudenti e di ripetere più volte i test. Il tutto, sostanzialmente, per evitare che la storia si ripeta e che gli altri Paesi possano, giustamente, “ribellarsi”.
La Federazione coinvolta provvederà a pubblicare i risultati dei test prima della cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici, nella speranza di risolvere la questione una volta per tutte. “La fiducia della comunità acquatica è vitale per il continuo successo di World Aquatics“, hanno detto i vertici, fugando ogni dubbio circa l’effettivo significato di questa decisione tutt’altro che estrema.