Juventus, l’alba di un nuovo ciclo: alla ricerca del DNA perduto

Thiago Motta è stato ufficialmente presentato come nuovo allenatore della Juventus. Dopo la splendida stagione alla guida del Bologna, Motta ha l’arduo compito di iniziare un nuovo ciclo con una squadra che ha bisogno di vincere dopo annate altalenanti. Inutile parlare di obiettivi, adesso, ma le sue prime dichiarazioni sono state chiare:  “Voglio una squadra orgogliosa e felice insieme ai nostri tifosi. Sono arrivato nel momento giusto. Sono contento di essere qui in questo nuovo ciclo. Obiettivi? Dobbiamo prepararci bene e concentrarci al massimo per fare una buona preparazione. Bisogna vincere come in tutte le grandi squadre. È una bellissima responsabilità. Non cambierei il mio posto con nessuno e voglio trasmettere tutte le motivazioni che ho dentro. Voglio competere con chiunque”.

Tra campionato, Champions League e Coppa Italia, la formazione bianconera dovrà evitare un’immediata resa. Bisognerà ripartire da quel DNA che è mancato negli ultimi anni, perché se “vincere è l’unica cosa che conta” vuol dire che la testa deve funzionare al massimo, perché già negli anni scorsi c’è stata la conferma di come la mente può colmare lacune tecnico-tattiche. Motta dovrà essere bravo a trovare il giusto mix tra i vari elementi per far sì che questo sia l’inizio di un ciclo vincente.

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