Gianmarco Tamberi, che dovrebbe aver recuperato dal problema al bicipite femorale, fissa la data eventuale per il suo ritiro: ecco quando potrebbe essere
Dal 26 luglio fino a domenica 11 agosto, a noi amanti dello sport a 360 gradi ci terranno compagnia le Olimpiadi. Da Parigi saranno tantissimi gli atleti azzurri per cui faremo il tifo, ma – non ce ne vogliano gli altri – ce n’è uno che sta particolarmente a cuore ai fan: Gianmarco Tamberi.
Il campione a cinque cerchi, mondiale e persino europeo in carica di salto in alto, che per altro sarà anche il portabandiera, assieme ad Arianna Errigo, per l’Italia, si è preparato in modo maniacale per questo importante evento, sia perché saranno i suoi ultimi Giochi – ha 32 anni -, sia perché la sua è l’unica disciplina in cui nessuno è riuscito a conquistare due ori, e lui vorrebbe riuscire a infrangere questo tabù.
Un problema al bicipite femorale sembrava dovergli sbarrare la strada per il record, ma, come ha scritto lui stesso su Instagram, è tutto rientrato e già nei prossimi giorni sarà di nuovo al 100% nonostante abbia dovuto rinunciare a due importanti incontri prima delle Olimpiadi. Nel corso di un’intervista, però, Tamberi ha parlato anche di ritiro.
Tamberi pensa al ritiro: “Pronto a metterci la firma”
Eccentrico e divertente – ne ha dato dimostrazione anche agli Europei di Roma dopo aver vinto l’oro davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella -, Tamberi è una persona anche molto diretta.
A chi gli ha chiesto se sarebbe pronto a finire la carriera dopo il bis ai Giochi olimpici, l’atleta marchigiano ha risposto: “Ci metterei la firma per vincere l’oro e ritirarmi la sera del 10 agosto, è l’ultima grande sfida che ho in testa”. Ma ha anche ammesso che non è la prima volta che ne parlava.
“L’avevo detto anche a Tokyo e dopo i Mondiali – ha detto ancora nell’intervista riportata da ‘Sportface.it’ –. Credo che sia difficile dire basta, ma adesso sto rincorrendo un qualcosa di unico che non ha mai raggiunto nessuno. La mia è l’unica disciplina dell’atletica leggera dove non c’è un vincitore di due ori”.
Sicuramente questa di Parigi sarà la sua ultima esperienza a cinque cerchi, e quindi, dicevamo, l’ha preparata in maniera speciale. L’atleta ha ribadito di non aver mai preparato così bene una gara in vita sua: il fatto che si tratti della sua ultima Olimpiade lo ha portato a dare quel qualcosa in più. Solo il tempo dirà se ne è valsa la pena.