Svolta improvvisa e definitiva per Novak Djokovic dopo Wimbledon, i tifosi dovranno farsene una ragione: arriva l’annuncio
Il mondo del tennis è stato segnato, come sappiamo, negli ultimi vent’anni dalle gesta dei Big Three: Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic, con quest’ultimo che, numeri alla mano, ha stabilito record su record entrando nella leggenda. E che continua a non voler abdicare nonostante i 37 anni, anche se qualcosa di diverso si inizia a intravedere.
Il serbo in questi anni ha stupito per la sua grande capacità di mantenersi continuo nella sua competitività, con una forza di volontà sovrumana e una classe indiscutibile. Riuscendo a spiazzare tutti anche a Wimbledon, con il ritorno in campo a poche settimane dall’intervento al menisco successivo al Roland Garros e arrivando fino alla finale.
Troppo alto, però, nell’atto conclusivo, l’ostacolo rappresentato da Carlos Alcaraz. E se l’anno scorso la finale tra i due era stata combattutissima e feroce, quest’anno è stato praticamente un assolo del giovane spagnolo, che ha piegato l’ex numero uno in tre set. Un verdetto, quello del campo, che probabilmente segna l’inizio di una nuova era nel tennis.
Djokovic e il binomio Sinner-Alcaraz, l’avvicendamento è già avvenuto: la sentenza di Panatta
Ne è convinto, in particolare, l’ex tennista Adriano Panatta. Che riconosce a Djokovic ancora una grande forza, ma crede che a questo punto Carlos Alcaraz e Jannik Sinner gli siano superiori.
Non è un caso del resto che Djokovic in questo 2024 sia ancora a secco di tornei vinti, mentre gli altri due vanno a gonfie vele. Il serbo rimane una leggenda vivente, ma secondo Panatta e quanto ha dichiarato nel corso del podcast ‘La telefonata’, in cui si scambia pareri sul tennis con l’ex compagno di squadra Paolo Bertolucci, il palcoscenico ora sarà principalmente per i nuovi giovani fenomeni.
“Credo che Djokovic non riuscirà più a battere Alcaraz e Sinner“, ha spiegato. “Con Alcaraz si è vista una netta differenza in campo, Djokovic mi aveva un po’ illuso per il livello che aveva mostrato in semifinale contro Musetti, mentre in precedenza aveva avuto un tabellone piuttosto agevole”.
Il futuro è tutto per l’attuale numero uno, Sinner, e per il suo rivale spagnolo. Panatta su questo sostiene: “Per me è come se fossero primi a pari merito nel ranking, questo voler considerare i risultati dell’anno precedente non lo capisco”. Prossimo capitolo, le Olimpiadi sui campi del Roland Garros, vedremo chi la spunterà.