A pochi giorni dalle Olimpiadi di Parigi, il vicesindaco della capitale francese fa scattare l’allarme: centrano la Russia e l’Azerbaigian
L’attesa sta finalmente per terminare, tra meno di dieci giorni cominceranno le Olimpiadi di Parigi e tifosi e appassionati di tutto il mondo non vedono l’ora di scoprire quali saranno gli atleti che daranno lustro ai vari paesi e quali saranno i nuovi record che verranno ottenuti nelle varie discipline.
A Parigi sono arrivati e continueranno ad arrivare tanti talenti e tante stelle che sono pronte a darsi battaglia per conquistare l’ambita medaglia d’oro e a lasciare un segno nella storia dei Giochi Olimpici. Sia dentro che fuori dalla capitale della Francia c’è davvero tanto entusiasmo e si attende solo l’accensione del braciere olimpico per dare il via all’evento sportivo dell’anno.
Tuttavia, in vista dei Giochi Olimpici c’è il rischio che possano sorgere dei problemi molto importanti. A lanciare l’allarme è stato Pierre Rabadan, vicesindaco di Parigi. In un recente intervento, Rabadan non le ha mandate a dire a Russia ed Azerbaigian, facendo sapere che i due paesi e gli alleati della nazione governata da Vladimir Putin stanno lavorando per boicottare i Giochi e distruggere tutti gli sforzi fatti fin qui per renderli indimenticabili.
Olimpiadi, l’allarme di Rabadan: Russia e Azerbaigian nel mirino
Rabadan ha voluto ricordare come già via social c’erano stati attacchi per cercare di destabilizzare le Olimpiadi, creando disinformazione. Già tempo fa, ad esempio, si era parlato di un’invasione di cimici a Parigi che avrebbe reso impossibile far cominciare i giochi. Stavolta però il vicesindaco di Parigi ha voluto mettere tutti in guardia riguardo attacchi informatici attraverso l’Intelligenza Artificiale, arma utile per creare apprensione e destabilizzare l’organizzazione dei Giochi.
Nonostante la Russia abbia negato un suo coinvolgimento, Rabadan ha fatto sapere come a Parigi siano a conoscenza da un anno di tali manovre di disturbo da parte dei russi, chiamando in causa anche l’Azerbaigian che starebbe aiutando il paese guidato da Putin, anche se tutti negano, ovviamente, le possibili manovre di disturbo in atto.
Un allarme che preoccupa molto in chiave sicurezza e la speranza è che quando cominceranno i Giochi (la cerimonia di apertura è il 26 giugno) si possa parlare solamente delle gesta degli atleti e non di fatti che hanno poco a che fare con lo sport.